Upr: San Marino e Cina, dov’e’ la trasparenza?

Upr: San Marino e Cina, dov’e’ la trasparenza?

Muoversi nella massima trasparenza, cosi’ come annunciato ieri in conferenza stampa dal Congresso di Stato in merito al possibile investimento in territorio del gruppo finanziario cinese “Maxdo”, significa mettere tutti nella condizione di conoscere l’entità’ reale delle carte sul tavolo.

Per questo non ci troviamo in accordo con l’esecutivo nel momento in cui afferma che, solo quando dalle proposte si passera’ ai fatti, all’operazione verrà’ dato il giusto risalto. Se non si tratta di una “strana avventura”, come con solerzia il Governo si e’ affrettato ieri a smentire, e’ necessario che il Consiglio Grande e Generale sia messo nella condizione di disporre, nel più breve tempo possibile, di un riferimento dettagliato circa il tenore della proposta pur “interlocutoria” che sia.

Avere il coraggio delle scelte, aldilà’ della consunta retorica evocata da questo slogan ormai poco originale, significa andare oltre la facile propaganda di parte alimentando scenari che, al momento, sono distanti rispetto all’attualità’. Esprimiamo, quindi, un invito all’insegna della massima prudenza e delle correttezza verso il Paese.

L’apertura del nostro sistema, verso l’esterno e’, senza dubbio, un valore. Ma deve inevitabilmente equilibrarsi all’interno di un corretto rapporto con gli Stati e gli Organismi di riferimento.

Sarebbe un errore grossolano o, ancor peggio se dettato da altre ragioni, fare finta di nulla rispetto alla situazione in cui siamo. Non considerando, ad esempio, che con la revisione – da parte italiana della black list – la Repubblica di San Marino, diversamente da altri Stati, vi rimane all’interno.

La nostra sovranità’ va valorizzata e non piegata.
La Repubblica di San Marino e’ un micro stato che di fronte a un possibile “colosso cinese”, cosi’ etichettato in un comunicato emesso dal partito di maggioranza relativa, deve fare i conti con i limiti e le caratteristiche di una comunità’ che vive in un territorio di sessanta chilometri quadrati.

Sarebbe bene ricordarselo.
Se qualcuno lo avesse dimenticato sara’ nostra cura – esclusivamente a buon fine – cercare di rispolverargli la memoria.

UPR

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