USL e partiti a confronto sulla finanziaria

USL e partiti a confronto sulla finanziaria

Faccia a faccia, ieri, tra i rappresentanti dell’Unione sammarinese dei lavoratori e i capigruppo di maggioranza e opposizione. Al centro la legge di bilancio approvata a dicembre. In particolare i contestati articoli 56, che elimina il fiscal drag per i frontalieri, e 72 sull’obbligo di pensionamento.
San Marino, 9 febbraio – Abolizione dell’articolo 56 sulla tassazione dei lavoratori frontalieri; condanna della mancata concertazione da parte di maggioranza e governo sulla legge di bilancio; grande preoccupazione per il futuro del Paese.
Questi i messaggi che l’Unione sammarinese dei lavoratori ha lanciato ieri ai capigruppo delle forze politiche di maggioranza e minoranza, invitati nella sede di Tavolucci per un faccia a faccia sulla legge di bilancio e su altre tematiche che interessano il mondo del lavoro, a partire dalla rappresentanza del sindacato.
Dalla controparte politica è emersa una profonda divisione sui provvedimenti previsti dalla finanziaria, e in particolare sugli articoli che riguardano frontalieri e pensionamento obbligatorio. Difesi dalla maggioranza come una necessità per il bilancio in tempo di crisi di liquidità; e  condannati dall’opposizione come discriminatori e poco lungimiranti.
Dal canto suo, l’U.S.L. ha ribadito le tesi contenute nel documento consegnato a gennaio al governo, in cui si chiede appunto l’abolizione dell’articolo 56 e si condanna l’assoluta mancanza di concertazione sul provvedimento stesso. Un atteggiamento che è alla base della crescente tensione sociale nel Paese. Il sindacato esprime inoltre preoccupazione per il futuro, ribadendo l’assoluta necessità di trovare strade che sappiamo condurre al più presto San Marino fuori dalle sabbie mobili. Su tutte quella che porta alla normalizzazione dei rapporti con la vicina Italia e alla firma dell’accordo contro le doppie imposizioni.
Durante gli incontri è stato inoltre affrontato il tema della rappresentanza dell’U.S.L. negli organismi e commissioni di nomina consiliare. Il sindacato ha già inviato documenti all’esecutivo e all’Ufficio di presidenza per sensibilizzare e trovare una soluzione a un problema delicato che incide sui diritti di un Organizzazione giuridicamente riconosciuta e dei suoi iscritti. I capigruppo di entrambi gli schieramenti hanno manifestato grande disponibilità al tema e totale apertura affinché l’U.S.L. abbia adeguata rappresentanza in tutte le commissioni in cui la legge prevede componenti delle organizzazioni sindacali.
Sarà premura dell’U.S.L. elaborare e presentare al più presto una proposta per una pronta soluzione del problema, confidando che le parole di apertura e disponibilità dei capigruppo siano seguite da fatti.

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