Verso il congresso “Il lavoro prima di tutto”,

Verso il congresso “Il lavoro prima di tutto”,

San Marino deve ripartire
dall’Unione europea, dalla trasparenza e anche dallo scambio
automatico di informazioni. Questi alcuni degli ingredienti della
ricetta che la Confederazione sammarinese del lavoro (Csdl) ha
messo a punto per fare uscire il Paese dalle empasse in cui si
trova e che verra’ presentata durante il 17° congresso dal titolo
“Il lavoro prima di tutto”, in programma da mercoledi’ sera fino
a venerdi’ 14 maggio.
Presentando alla stampa i lavori, il segretario generale
Giovanni Ghiotti non dimentica di mandare qualche frecciatina
agli Industriali, che manifestano, tuona, una chiara
“pregiudiziale antisindacale”, avendo affossato il tavolo
tripartito, ormai morto e sepolto, e tentato anche di rottamare
tanti anni di lotta sindacale e di diritti per i lavoratori. “Si
approfitta della crisi per avere mano libera nella gestione del
lavoro. Ma l’applicazione unilaterale delle tabelle Anis la dice
lunga sulla volonta’ dell’associazione di volere fare a meno
della contrattazione e del sindacato”. E allora la Csdl sceglie
di mostrare i muscoli e dopo lo sciopero generale di dicembre,
pensa anche a nuove iniziative dato che della firma del contratto
per il settore Industria neanche l’ombra. E il rischio contagio
agli altri comparti scaduti, Servizi, Commercio ed Edilizia, si
fa piu’ concreto.

Al 17° congresso, spiega Ghiotti, si
arriva dopo 163 assemblee di base e i quattro congressi di
federazione. I delegati saranno 432, di cui un terzo donne, gli
iscritti 5.762, in crescita del 12% rispetto al 2007. Tanti anche
gli ospiti, a partire da Morena Piccinini segretario confederale
Cgil, mentre nessun invito e’ stato recato al terzo sindacato
sammarinese, l’Usl. La Cdls, dunque, presentera’ la propria
proposta politica costituita da 21 schede programmatiche sui temi
di attualita’, messe a punto anche grazie ai cinque rapporti, sul
sistema manifatturiero, sul sistema turistico, sul sistema
bancario-finanziario, sul sistema dei servizi alle persone e alle
imprese e sul percorso di sviluppo della Repubblica, cui il
sindacato ha lavorato a partire dal 2007. “Il nostro obiettivo-
commenta Ghiotti- non e’ solo difendere gli interessi di
lavoratori e pensionati, ma anche dare il nostro contributo per
risolvere i problemi del Paese”.
In primo luogo, entra nello specifico il segretario
confederale Giuliano Tamagnini, “il nostro sistema va messo in
relazione con l’Italia”, facendo della “trasparenza un elemento
di competitivita’”. E da questo punto di vista “lo scambio
automatico di informazioni puo’ favorire l’economia sana.
Sappiamo che ci sono resistenze, ma il governo sia determinato ad
andare su questa strada perche’ la black list avrebbe effetti
devastanti”. Finora, aggiunge, non sono arrivati “segnali
incoraggianti e al nostro interno si discute ancora di giochi:
mettere un silenziatore sulla crisi non va assolutamente bene”.
Per questo dopo il congresso
partira’ un nuova stagione di mobilitazione, annuncia il collega
Gilberto Piermattei, e di confronto con le forze sociali,
politiche ed economiche: “Il nostro progetto di sviluppo deve
diventare materia di discussione per il Paese”. Al centro ci deve
essere l’economia reale, ma occorre anche portare in porto le
riforme previdenziale, del lavoro e della Pubblica
amministrazione.

Altri pilastri su cui poggiare il futuro del Paese sono la
green economy e le nuovi fonti energetiche; la giustizia fiscale;
i giovani e la formazione; la sanita’; ma anche l’informazione e
il territorio. Una strada che comunque, conclude, parte
dall’adesione all’Unione europea.

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