Voci Fuoricampo: Verità nascoste

Voci Fuoricampo: Verità nascoste

E’ di questi giorni la notizia che la procura di Forlì, in veste del procuratore Fabio di Vizio ha chiesto la collaborazione giudiziaria del tribunale di San Marino in merito alle questioni legate alle truffe telefoniche e in particolare al Caso Eutelia.

Ne parla su “ L’informazione di San Marino ” David Oddone. Nel suo articolo arriva al punto di collegare queste vicende al caso di “Niki Aprile Gatti”, tramite la vicenda che vede implicata anche la società Omega. Tale collegamento, tutt’altro che infondato, mi porta ad una seria riflessione che parte da lontano. Riannodiamo il filo.

Niki Aprile Gatti è un ragazzo italiano che nel 2008 lavora come informatico per una società sammarinese (la Oscorp) che si occupa di telefonia e soluzioni informatiche, della quale è anche socio minoritario. Nel Giugno dello stesso anno la Oscorp si trova implicata nell’inchiesta condotta dal PM Paolo Canessa denominata “Premium” che fra le altre cose mette in luce un inquietante asse criminoso fra Londra e San Marino. Niki Aprile Gatti viene arrestato insieme ad altre 17 persone con l’accusa di truffa telefonica e frode informatica.

Il primo particolare che a questo punto è bene ricordare, è che Gatti è l’unico dei 18 arrestati a non avvalersi della facoltà di non rispondere. Vuole parlare. Vuole collaborare. Purtroppo però, non farà in tempo.
Verrà infatti trovato morto poche ore dopo nella sua cella, impiccato. Il caso verrà velocemente archiviato come suicidio ed ufficialmente chiuso.

La vicenda però è tutt’altro che limpida e ad oggi, le cose da chiarire sono ancora tante. Troppe.
Ad esempio, non è chiaro perché Niki Gatti sia stato l’unico fra tutti gli arrestati ad essere trasportato nel carcere di massima sicurezza di Sollicciano (Firenze). A questo proposito dobbiamo ricordare che l’articolo 90 della Legge Italiana n° 354/75 adibisce tali strutture alla reclusione di detenuti che: “si sono distinti in attività di rivolta e di evasione“. Niki Aprile Gatti invece, era incensurato.

Purtroppo, questa è solo l’inizio di una lunga serie di anomalie che portano a credere che dietro la morte di questo ragazzo, ci sia qualcos’altro. Ne fa un tragico elenco la madre in una commovente intervista rilasciata a Sky Tg 24, chiedendo di conoscere la verità che le è stata negata fino ad oggi. La sensazione purtroppo, è che l’ombra della criminalità organizzata aleggi su tutta la vicenda. Dall’inizio alla fine.

Facciamo ora un passo indietro, perché per trovare il bandolo della matassa dobbiamo ricordare anche l’altra inchiesta che viene in questi giorni collegata a “Premium “. Ovvero il caso Eutelia.

Nel Giugno del 2009 la società di telecomunicazioni Eutelia spa (stiamo parlando di una società quotata in borsa che gestisce i sistemi di telecomunicazione di Poste, Banche, Ministeri, Ferrovie dello stato, Aeroporti e telefonia per tutta l’Italia), sigla l’accordo per la vendita della propria attività informatica, al tempo dei fatti fortemente indebitata. Ad acquisire tale attività, attraverso una società denominata Agile, è Omega. Azienda specializzata in soluzioni di document management.

E’ un po’ come se Omega, recitando il ruolo di “spazzino “, attraverso questa operazione ripulisse da Eutelia un ramo d’azienda non più utile. Omega infatti non prende solo il pacchetto clienti e il portafoglio ordini, ma anche i debiti. Eutelia a questo punto esce definitivamente dal mercato informatico, in cui era entrata nel 2006 con le acquisizioni delle filiali italiane della società olandese di servizi Getronics e successivamente della francese Bull, e torna a concentrarsi esclusivamente sulle telecomunicazioni, con l’obiettivo di riportare il gruppo all’utile netto come previsto dal suo piano industriale.

E’ il famoso uovo di Colombo. Risolvere un problema apparentemente impossibile nel più semplice dei modi.

Ma è a questo punto che iniziano i guai. Perché in realtà Omega non si occupa di rimettere le cose a posto, ma finisce agli onori della cronaca per aver spolpato la società acquisita e licenziato migliaia di dipendenti. E non finisce qua, visto che le indagini portano alla luce una serie interminabile di vicende oscure legate proprio a soggetti vicini ad Omega ed alle società “fantasma ” che la controllano da Londra.

Ecco il punto di contatto. Entrambe le inchieste infatti, mostrano fatti che portano alla luce un vero e proprio “asse” fra San Marino e Londra lungo il quale si snodano le più disparate attività finanziarie illecite. Omega, Agile, Eutelia ed infine il povero Niki Aprile Gatti, sono in collegamento. E sono solo alcuni dei protagonisti di una vicenda che sembra ancora molto lontana dall’essere chiarita. Credo nella giustizia. Voglio pensare che si arriverà alla verità .

Una cosa è però chiara. Se dovessi mettermi personalmente in affari con una delle società invischiate in queste vicende, ci penserei due volte.

Evidentemente sul Titano la pensano in modo diverso, altrimenti non si spiegherebbe la notizia del concordato fra Punto Shop e Omega, che voglio citare testualmente da Libertas.sm:

“Il giudice Gilberto Felici ha omologato il concordato, accettato da gran parte dei creditori il 30 aprile scorso, secondo cui Omega si impegna a far funzionare regolarmente l’azienda e a far fronte ai debiti.

Fra i creditori privilegiati – che devono ricevere il 100% del loro credito- c’è lo Stato e ci sono le aziende statali: 3,264 milioni di euro. Gli altri debiti ammontano a 32,440 milioni fra cui il grosso verso alcune banche.

Punto Shop è stata acquisita da Omega. L’ennesima società indebitata fino al collo viene comprata, per l’ennesima volta, da Omega con l’impegno di far “funzionare regolarmente l’azienda”.

Nonostante tutto quello che sappiamo sulla vicenda Omega-Eutelia. Nonostante tutte le inchieste in atto in Italia. Nonostante quello che è successo ai lavoratori di Agila-Ex-Eutelia.
Nonostante tutto .

La mia riflessione per il momento si ferma qua. Sono però assolutamente convinto che la scelta del tribunale di San Marino, di confermare il concordato fra Punto Shop e Omega non sia viziata da incompetenza, ma sia stata attentamente valutata e voluta.

Spero che le mie supposizioni siano errate, e che i lavoratori di Punto Shop siano al sicuro.

“A pensar Male non si andrà in paradiso, ma si dice la verità “.

Volete sapere chi disse questa frase?

La disse Giulio Andreotti.

SM

Voci fuori campo di Stiven Muccioli

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