Walter Vitali chiede l’intervento di Giulio Tremonti per il Gruppo Delta

Walter Vitali chiede l’intervento di Giulio Tremonti per il Gruppo Delta

Vitali (Pd): gruppo Delta a rischio, intervenga Tremonti

Dopo gli arresti fiducia a picco e 300 mln di depositi revocati

BOLOGNA – L’attività del gruppo Delta è a rischio, con “300 milioni di euro di revoche di fidi e depositi” e deve intervenire il ministro Giulio Tremonti “per assicurare la continuità nell’attività del gruppo Delta e per garantire l’occupazione dei lavoratori, indipendentemente dall’accertamento giudiziario che deve fare il suo corso”. Anche il Pd italiano si interessa del gruppo finanziario controllato dalla Cassa di risparmio di San Marino e al centro di un violentissimo scontro politico in Repubblica sul suo futuro e sul ruolo del segretario alle Finanze Gabriele Gatti. A firmare l’interrogazione al ministro delle Finanze italiano, citato dal famoso memoriale finora attribuito- senza smentite- all’ex presidente Crrsm Gilberto Ghiotti, è il senatore bolognese del partito democratico Walter Vitali.

Vitali, che ha incontrato una delegazione di lavoratori, ripercorre la vicenda giudiziaria culminata negli arresti dei vertici di Delta (ora commissariata da Bankitalia), sull’accusa di esercitare attività creditizia in Italia pur essendo controllata da un istituto sammarinese. Sul gruppo decapitato (in carcere, oltre a Ghiotti, anche l’ex presidente di Delta Mario Fantini) “gli effetti sono stati devastanti” con un crollo di fiducia della clientela e le inevitabili ricadute sull’occupazione. Trecento i milioni di euro di fidi e depositi revocati.


Dal 2003 al 2008, ricorda Vitali, il gruppo ha creato 900 posti di lavoro, il 60% dei quali per donne con età media di 30 anni: 300 lavoratori sono impiegati a Bologna, 140 in Emilia-Romagna e il resto sul territorio nazionale. l’indotto, attraverso la rete delle agenzie, impiega altre mille persone cui vanno aggiunti 13 mila fornitori. Sono 17.000 i rivenditori convenzionati di prodotti finanziari, due milioni i clienti a cui sono stati concessi crediti al consumo per 10 miliardi di euro. L’ultimo utile del gruppo, interamente reinvestito e relativo al 2008, è stato di sei milioni di euro.

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