WTR SAN MARINO TEAM: ZARCO CHIUDE 12° MENTRE DEBISE 27°

WTR SAN MARINO TEAM: ZARCO CHIUDE 12° MENTRE DEBISE 27°

GARE NON TROPPO SODDISFACENTI PER IL WTR SAN MARINO TEAM: ZARCO CHIUDE 12° MENTRE DEBISE 27°

– La domenica di gara di oggi si è svolta all’insegna del sole che ha riscaldato questa giornata.

A seguito della cerimonia ed il minuto di silenzio in onore di Shoya Tomizawa, il pilota Giapponese morto tragicamente in pista solo due settimane fa a Misano, le classi 125 e Moto2 sono così scese in pista.

Buona partenza per Johann Zarco, che mantiene la sua posizione e si accoda immediatamente al gruppo di testa. Mantiene un ritmo costante ma la scelta del pneumatico posteriore questa volta non è stata di aiuto perché a metà della gara la sua Aprilia inizia a scivolare ed il francese non riesce a mantenere il suo passo, retrocedendo così di posizioni, fino a chiudere in dodicesima posizione.

Partenza affollata per la classe Moto2 e, come di consuetudine, troppi piloti alla prima curva creano una caduta ‘di massa’ che coinvolge cinque piloti. Fortunatamente nulla di grave e Valentin Debise riesce a recuperare posizioni, fino a transitare ventiduesimo alla fine del primo giro. Successivamente si trova a lottare con diversi piloti e purtroppo non riesce a mantenere la posizione guadagnata e taglia il traguardo in 27° posizione.

JOHANN ZARCO – 12° posizione:

– ‘Durante le prove avevamo testato due pneumatici ma solo quello tenero, che poi ho usato in gara, mi aveva dato le giuste sensazioni. Purtroppo però la gomma si è rovinata molto già a metà gara. Ero contento di aver mantenuto la mia posizione dopo la partenza ed ero riuscito a rimanere dietro agli altri piloti. Tutto era perfetto ma quando il pneumatico si è deteriorato, la moto non è più andata come doveva ed anche Martin mi ha passato. Non sono molto soddisfatto per questo risultato, perché mi sono preparato molto durante tutto il week-end, ma ho avuto anche buone sensazioni e mi servirà tutto per il futuro.’

VALENTIN DEBISE – 27° posizione:

– ‘E’ stato difficile perché gli pneumatici tendevano a consumarsi velocemente: inizialmente la moto ha iniziato a scivolare, mentre quando è arrivata l’usura, è stato davvero difficile. Rispetto alle prove, soprattutto in rettilineo, la moto era diversa e passare i piloti era davvero complicato; così ho provato in staccata, ma mi ripassavano continuamente.’

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