La medaglia olimpica mai cosi’ vicina

La medaglia olimpica mai cosi’ vicina

La medaglia olimpica mai così vicina
Nella gara di trap femminile delle Olimpiadi di Londra 2012 Alessandra Perilli ha sfiorato la medaglia. Solamente un piattello mancato allo shoot off (lo spareggio), le ha negato la gioia del podio in una gara che aveva condotto magistralmente. La 24enne sammarinese era riuscita ad accedere alla finalissima delle migliori 6 atlete con il punteggio di 71/75 che le valeva il quinto posto. In finale la scalata, posizione dopo posizione, fino al secondo posto, parimerito con la francese Reau e la slovacca Stefecekova dietro all’inarrivabile azzurra Jessica Rossi che “spaccando” 99 piattelli su 100 (75/75 nelle qualificazioni e 24/25 in finale) ha conquistato record mondiale e olimpico oltre che, ovviamente, la medaglia d’oro.
Per determinare la seconda, la terza e la quarta posizione in classifica si è reso necessario lo shoot off (spareggio, il primo che sbaglia è eliminato, ndr). Per Alessandra Perilli l’errore fatale arriva al secondo colpo quando il piattello che esce dalla fossa è “alto a sinistra”, proprio dove lei aveva già sbagliato altre 3 volte oggi. L’esito è amaro e durissimo: quarto posto.
L’argento è andato alla Stefecekova, il bronzo alla Reau.
Per Alessandra Perilli resta la grandissima gioia per aver conquistato la finale olimpica ed essersela giocata fino all’ultimo piattello. Per lei anche il record personale e sammarinese. Il quarto posto di Alessandra Perilli a Londra 2012 è in assoluto il miglior risultato sammarinese di sempre ai Giochi Olimpici.
Alessandra Perilli: “Sinceramente non riesco ancora a realizzare che cosa sia riuscita a fare oggi. Sono veramente felice per questo risultato sul quale questa mattina avrei messo la firma. Ovviamente quando dopo una qualificazione come quella che sono riuscita a fare e dopo aver conquistato la finale che sognavo, mi sono trovata a sparare per una medaglia olimpica ho cambiato il mio obiettivo ma non posso comunque dirmi delusa perché veramente sono consapevole di aver fatto una grande gara. Forse questa sera, prima di addormentarmi, ripenserò a quel piattello e allora un po’ di amarezza la proverò. Sono comunque molto felice per quello che sono riuscita a fare e per l’affetto che San Marino mi ha dimostrato. Voglio ringraziare la mia famiglia che mi ha seguito fin quassù, il CONS, i suoi dirigenti, la Federtiro, Giuliano Toccaceli che mi ha seguito quassù e Mauro Marchi che invece non è riuscito a venire ma che per me resta un maestro. Grazie anche ai miei compagni d’avventura, agli altri atleti e al Capo Missione che mi sono stati vicinissimi per tutta la gara”.  
Angelo Vicini: “Credo che il risultato, nonostante la tanto agoniata medaglia non sia arrivata, sia storico. Lo è perché è il migliore di sempre alle Olimpiadi e lo è perché è ricco di significati importanti per il nostro movimento. Arrivati davanti all’obbiettivo di una vita tutti noi avremmo voluto raggiungerlo ma non possiamo di certo permetterci di rimproverare qualcosa ad Alessandra che è stata fenomenale sotto tutti i punti di vista”.  
Giuliano Toccaceli: “Questo è il tiro. Il tiro è uno sport meraviglioso quanto crudele. Io seguo Alessandra da parecchio tempo e vi garantisco che ha sparato le migliori cartucce della sua carriera ma purtroppo questo non è bastato. Resta un’atleta con un talento unico che sono certo saprà regalarci ancora tantissime soddisfazioni”.

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