C’è chi, a San Marino, per anni è andato proponendo di avanzare richiesta di adesione all’Europa come soluzione di tutte le difficoltà che si incontrano nei rapporti bilaterali con l’Italia.
Certe richieste dell’Italia come lo scambio automatico delle informazioni vengono viste come una vessazione. Si è arrivati a parlare, recentemente, dell’Europa come “via di fuga dall’aggressione italiana“.
A parte il fatto che sarebbe impossibile, per San Marino, entrare nella Ue senza l’ok dell’Italia (membro Ue e addirittura Stato fondatore), va considerato che l’Ue da subito imporrebbe necessariamente a San Marino le sue regole, cioè quelle esistenti nella Ue stessa. Che, per San Marino, sarebbero più dure di quelle attualmente concordate o in via di definizione con l’Italia.
Lo ha ricordato papale papale, il commissario al Fisco della Ue, Algirdas Semeta: San Marino dovrà eventualmente soddisfare
standard ancora più elevati rispetto a quanto fatto fino ad oggi,
impegnandosi pienamente ad applicare e promuovere la good governance in materia
fiscale.
Leggi l’intervista a Semeta di Gabriele Frontoni, Italia Oggi