Secondo quanto sostiene Alleanza Popolare il comitato del ‘Si’ ed i partiti che sostengono l’abrogazione della variante di PRG di Rovereta hanno gettato la maschera e l’hanno buttata in politica: “vota si per mandare a casa il Governo”. ‘Il solito teatrino della politica- scrivono- ma questa volta giocato sulla pelle del Paese! Se chiuderemo la porta in faccia a questi investitori, come potremo trovarne altri? Quale è il modello di sviluppo che propone chi non vuole il Polo?’ Per questo AP chiede ai Sammarinesi di informarsi, di decidere in merito al progetto e alla convenzione invitando a votare ‘NO’.
Ancora: “San Marino perderà 3000 posti di lavoro esistenti se partirà il Polo”. Qui siamo arrivati veramente all’assurdo: non solo non si crede affatto al progetto, ma addirittura si vuol far passare l’idea che creerà disoccupazione. Vero è invece che il Polo consentirà l’arrivo di nuovi flussi turistici (stimabili in circa 2 milioni di persone all’anno); che i promotori del Polo dovranno obbligatoriamente pubblicizzare la Repubblica di San Marino ed il suo centro storico (come è scritto nero su bianco sulla convenzione) e che questo nuovo apporto di visitatori andrà a vantaggio di tutte le realtà commerciali ed economiche del Paese. Infine, viste smontate le altre deboli (e spesso false) argomentazioni, è arrivato l’uomo nero! “Chissà quali interessi sono nascosti dietro il progetto? Questo o quel professionista, questa o quella famiglia…” La verità è che fortunatamente è nata una “cooperativa” di aziende sammarinesi (circa 30, che danno lavoro a molte famiglie di residenti) che sta cercando di vincere l’appalto per la realizzazione del Polo. AP spera sinceramente che questo possa succedere, per difendere l’occupazione e rilanciare il settore edilizio in grave crisi.
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