La Tribuna Sammarinese tratta diffusamente dei ‘crocifissi di Michelangelo’, in riferimento a quello che sarebbe – o sarebbe stato – presente anche in una abitazione di San Marino.
Intorno a Michelangelo si dipana una vicenda che tocca le alte sfere vaticane, per incentrarsi poi su San Marino intorno al ricordo dell’Ambasciatore d’Egitto, Giacomo Maria Ugolini. Angelo Boccardelli, suo braccio destro ed erede spirituale nella continuazione delle attività della Fondazione con sede a Domagnano, dopo la morte di Ugolini (2006) ha avviato una serie di attività per approfondire la conoscenza intorno ad un Crocifisso che gli esperti attribuiscono a Michelangelo. Ma Boccardelli è stato arrestato per mandato della stessa Procura Distrettuale Antimafia e la Fondazione è stata chiusa in fretta e furia poichè a Monte Porzio Catone l’albergo della sede romana della Fondazione si era rivelata essere di proprietà di Cosimo Di Virgilio, coinvolto negli affari della ‘ndrangheta di Gioia Tauro, associato alla ‘ndrina dei Molè.
Dopo l’arresto di Boccardelli tutti i materiali di villa Ugolini sono finiti in un capannone a San Marino, una montagna di mobili, quadri, tappeti, lampadari, libri e documenti. Fra questi oggetti anche il famoso Crocefisso? Questo solo Boccardelli può dirlo, ma di certo fra i libri e i documenti di scoperte possono esserne fatte parecchie. Ad esempio grande interesse dovrebbe avere la lettura dei verbali di affiliazione alla setta massonica istituita da Ugolini e che, si dice, aveva visto la frequentazione di tante persone influenti anche sammarinesi.