18/10/2006 Il testo dell’Accordo di Cooperazione sarà cambiato

18/10/2006 Il testo dell’Accordo di Cooperazione sarà cambiato

Il testo dell’Accordo di Cooperazione sarà cambiato

 

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 18/10/2006 (Una buona
notizia
)

Una buona notizia. Riguarda l’Accordo di Cooperazione che il
Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana,
Gianfranco Fini, era stato invitato a firmare sul Titano il 17 novembre 2005 dal
Segretario di Stato agli Affari Esteri, Fabio Berardi.

Ora Fiorenzo Stolfi, attuale
Segretario di Stato agli Affari Esteri, dice: “
Ci stiamo muovendo per far sì che non si riprenda in mano
quel testo
”.

Ci siamo battuti contro
quell’Accordo, nel testo che Fini era stato chiamato a firmare, appena fu
diffuso. Già dal 20 novembre. Denunciando da subito che all’art. 1 c’era una
espressione che segnava la fine della sovranità della Repubblica. Quel testo –
incredibilmente – era stato approvato il 14 novembre 2005 dal Congresso di
Stato, su riferimento del
Segretario agli
Esteri, Fabio Berardi, del Segretario alle Finanze, Pier Marino Mularoni, e del
Segretario all’Industria, Claudio Felici. In precedenza era stato vagliato da un
apposito “Gruppo di Lavoro” di ben 11 (undici) tecnici provenienti da
diversi settori dell’Amministrazione Pubblica.

Ancor più difficile da capire il
dibattito in Consiglio avvenuto il 17 novembre 2005 (pubblicato su internet
all’indirizzo www.libertas.smArticoliAcc_Coop_ItaliaACit_0.htm).
Il giudizio su quel dibattito è lasciato ai sammarinesi di buona volontà che
vogliano rendersi conto di persona dello stato della politica sammarinese in
questo momento storico.

Ci siamo battuti contro quel
trattato, con quel testo, con ogni mezzo, sino a scrivere una lettera aperta al
Ministro Fini perché almeno lui, sua sponte, contro gli interessi dello
Stato italiano, mostrasse un segno di ragionevolezza, visto che gli
interlocutori sammarinesi non ne avevano dato segno. Sì perché quel trattato,
con quel testo, offendeva e offende la dignità e l’intelligenza di tutti i
sammarinesi. Di ieri e di oggi. In territorio e fuori territorio.

Non si poteva non reagire di fronte a
quel testo. Saremmo mancati al nostro dovere. Ci siamo mossi nella
consapevolezza di dover lottare contro i panzer a mani nude, visto l’interesse
dei poteri forti per quel testo. Ma non si poteva non scendere in campo. Oggi
sappiamo che non è stato vano. Stolfi ha annunciato che si tratterà con l’Italia
su nuove basi.

                                  
                                         

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