San Marino. Contatti col boss Messina Denaro, professionista nel mirino della Dia?

San Marino. Contatti col boss Messina Denaro, professionista nel mirino della Dia?

L’informazione di San Marino

Al centro lo scambio di email tra il sammarinese e uno stretto collaboratore del pericoloso latitante

Contatti col boss Messina Denaro, professionista nel mirino della Dia? 

Quattro consiglieri di maggioranza membri della Commissione Antimafia interpellano su un caso di infiltrazioni mafiose

Infiltrazioni mafiose in Repubblica e rapporti con un noto professionista del Titano, interpellanza dei membri di maggioranza della Commissione Antimafia. Non infiltrazioni qualunque, dato che si parla di rapporti con il superlatitante Matteo Messina Denaro, boss di cosa nostra, pluripregiudicato. Così i quattro consiglieri chiedono che si faccia luce su un episodio inquietante, notizia che da tempo circola in Repubblica. “In considerazione dell’importanza che riveste a livello globale alla lotta alla criminalità organizzata in tutte le sue forme, agli impegni che San Marino ha assunto con gli organismi internazionali e alla recente visita della Commissione Antimafia Italiana – si legge nell’interpellanza dei consiglieri Roberto Joseph Carlini, Fabrizio Francioni, Matteo Ciacci ed Emmanuel Gasperoni – preoccupati della notizia che da tempo circola all’interno della Repubblica di San Marino, circa l’interessamento della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) alle attività di un professionista sammarinese, ispirati dal più alto spirito di salvaguardia e tutela della comunità dalle infiltrazioni di organizzazioni criminali,  si interpella il governo per conoscere:

1. Se corrisponde al vero che la polizia italiana e/o la DIA abbiano attivato una richiesta di collaborazione al Responsabile della Interpol della Repubblica di San Marino;

2. Se corrisponde al vero che la richiesta di collaborazione riguardasse degli scambi e-mail e/o altro contatto;

3. Se corrisponde al vero che l’Interpol abbia incaricato la Polizia e/o la Gendarmeria di eseguire controlli;

4. Se corrisponde al vero che dalle attività investigative condotte dalle forze dell’ordine in seguito alla richiesta sia emerso che le e-mail scambiate originavano da un profilo riconducibile ad un professionista sammarinese, del quale chiediamo le generalità facendo emergere i contatti;

5. Se corrisponde al vero che l’e-mail del noto professionista è stata inviata ad uno stretto collaboratore di un pericoloso latitante pregiudicato Matteo Messina Denaro;

6. Se sono state avviate, rispetto alle notizie richieste in questa interpellanza, indagini giudiziarie da parte del Tribunale di Stato”. Resta da capire anche se, nella recente visita della Commissione Antimafia, il presidente Federico Pedini Amati abbia fatto presente la cosa ai colleghi italiani, posto che, come affermano gli interpellanti, si tratta di notizia “che da tempo circola all’interno della Repubblica”.

Nei comunicati ufficiali diramati e nel riferimento di ieri in comma comunicazioni, comunque, non è stato al momento detto nulla in merito, forse anche per la delicatezza del caso. L’interpellanza, circostanziata dal punto di vista della descrizione dei contatti che ci sarebbero stati tra il professionista e un collaboratore del super latitante, mira dunque a capire anche chi sia questo professionista sammarinese. 

Negli ambienti politici, tra l’altro, si parla anche di possibile fuga di notizie che potrebbe avere a suo tempo creato problemi alle verifiche richieste in ambito di collaborazione giudiziaria. Insomma, delle domande pesanti che sembrano aprire la strada a ulteriori importanti verifiche.

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