San Marino. Luca Boschi (Civico10), l’intervista di Antonio Fabbri

San Marino. Luca Boschi (Civico10), l’intervista di Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino

Intervista a Luca Boschi coordinatore C10 

“Coraggio e responsabilità di prendere decisioni, magari impopolari, ma necessarie per mettere in salvaguardia il sistema” 

Antonio Fabbri

“Ineludibile l’avvio deciso della stagione riformista”

Il coordinatore del movimento, Luca Boschi, dal canto suo ribadisce la posizione.

Il vostro Movimento, nella assemblea del 4 agosto, ha approvato una mozione determinata che chiede una accelerazione nell’attività di governo, ma che cosa vi ha frenato finora? “Nel primo anno e mezzo di legislatura una classe politica, in gran parte rinnovata, ha dovuto prendere in carico una serie di responsabilità importanti che presentavano gravi emergenze annose con complessità di certo non banali. Gli esempi più evidenti sono la crisi del settore bancario e finanziario e le difficoltà nel comparto sociosanitario alle quali il Governo ha risposto in maniera decisa. Il periodo del “rodaggio” può però considerarsi concluso e possiamo aprire quello delle scelte strutturali”.

Vi aspettavate di più dai primi venti mesi di governo? Che cosa è stato fatto e cosa no “In questi venti mesi sono state avviate azioni importanti in diversi settori strategici, dalla legge sviluppo all’approvazione del testo unico, dall’operazione trasparenza, in un settore da anni opaco come quello bancario sammarinese, al recente approdo in consiglio della così detta Legge Medici. È chiaro che adesso risulta ineludibile un cambio di passo con l’avvio deciso della stagione riformista”.

Lo sa che, di solito, quando qualche forza di una coalizione chiede un “cambio di passo” è il sintomo che qualcosa non funziona più? “Non siamo soliti legarci agli schemi e alle liturgie della vecchia politica. La nostra Assemblea Programmatica ha ritenuto necessario sollecitare prima di tutto il nostro Movimento e di conseguenza Maggioranza e Governo ad un approccio coraggioso e responsabile in tema di riforme strutturali. Lo abbiamo comunicato in maniera chiara, leale e trasparente. I nostri alleati hanno apprezzato e condiviso lo spirito della nostra mozione conclusiva”.

Ma il vostro è un atto di sfiducia verso l’esecutivo o verso qualche Segretario di Stato? “Al contrario. Noi crediamo che i sette Segretari di Stato abbiamo la competenza, la voglia e l’energia per dare al paese le risposte che da troppo tempo i nostri concittadini attendono. Abbiamo solamente voluto riportare l’attenzione sulle scelte strutturali offrendo la nostra massima collaborazione al Congresso di Stato e a tutta la maggioranza”.

Lei ha affermato: “se questa maggioranza non fa le riforme, può andare a casa”. Sono parole che hanno un certo peso… “Lo stiamo ripetendo da diversi mesi. La coalizione Adesso. sm è nata per riformare questo Paese, per renderlo più moderno, equo, trasparente e auto sostenibile. Se assumesse un atteggiamento attendista ed immobilista vedrebbe fallire la propria scommessa politica. Se invece, come assolutamente credo, troverà il coraggio e la responsabilità di prendere decisioni, magari impopolari, ma necessarie per mettere in salvaguardia il sistema e quindi farlo ripartire con slancio, sarà premiata anche dal consenso dei cittadini”.

Avete detto che non è il momento del consenso, ma della decisione… la politica, però, vive di consenso. O no? Insomma, quale è il vostro “termometro” sull’umore della cittadinanza? “Io credo che in questo momento la cittadinanza sia spaesata perché sta vivendo delle difficoltà oggettive alle quali da tanti anni non era più abituata. Alle scorse elezioni San Marino ha votato per il cambiamento ma le soluzioni a problematiche molto complesse e derivanti da anni di scelte sbagliate o, addirittura, di immobilismo, non possono arrivare in pochi mesi. Solo mettendo in campo in maniera efficace queste soluzioni potremmo reinstaurare quel clima di fiducia alla base di qualsiasi politica di sviluppo”.

L’opposizione dice che la maggioranza scricchiola, la maggioranza dice che l’opposizione è sfilacciata. Chi ha ragione? “In maggioranza si è instaurato da subito un confronto aperto, spesso anche schietto e diretto, ma che ci ha sempre visti arrivare a sintesi positive e condivise. Il rapporto tra le 3 componenti, a partire dai gruppi consigliari è oggi più che mai coeso e compatto. All’interno dell’opposizione mi pare di notare invece elementi di insoddisfazione e di inquietudine rispetto alla così detta “strategia della spallata” che, oggettivamente, non ha prodotto risultati rilevanti ma, al contrario, ha impedito un confronto costruttivo. Ma mi rendo conto di essere parte in causa e che probabilmente la mia è una visione solo parziale… 

 

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