San Marino. Decine di fatture false e truffa allo Stato

San Marino. Decine di fatture false e truffa allo Stato

L’informazione di San Marino

Decine di fatture false per centinaia di migliaia di euro e truffa allo Stato 

Antonio Fabbri.

E’ iniziato il processo a carico del quarantenne di Salerno accusato di avere emesso e utilizzato decine e decine di fatture per importi complessivi da centinaia di migliaia di euro che hanno consentito all’imputato di ottenere rimborsi non dovuti dall’Ufficio tributario ed evadere imposte. Si è aperto ieri davanti al giudice Roberto Battaglino il processo a carico di Stefano Maria Masucci, che sul titano era titolare e amministratore della DGZone srl.

Nella prima udienza di ieri mattina, il difensore dell’imputato, l’avvocato Achille Campagna, nel comunicare che il proprio assistito non poteva presenziare, ma sarebbe stato presente in una successiva udienza, ha presentato una serie di eccezioni sostenendo la prescrizione processuale del procedimento e, come fa praticamente sempre, la violazione del diritto di difesa.

Eccezioni preliminari tutte rigettate dal Giudice e alle quali si erano opposti l’Avvocatura dello Stato e il procuratore del fisco, Roberto Cesarini. Pf che, nel chiedere il rigetto delle eccezioni, ha sottolineato: “Mi sono un po’ stancato che si venga qua a prenderci in giro, sostenendo i legali i loro assistiti non possono presenziare al processo.

Ora, la mia proposta è che al Nucleo antifrode, nel momento in cui agisce per compiere dei controlli, si dia il potere come all’Aif di bloccare immediatamente io conti di società e amministratori. Perché qui si viene a parlare del principio della parità delle armi, quando si dà la possibilità alle persone, quando si riscontra l’emissione di fatture false, di rispondere, di motivare, di spiegare. Nel frattempo senza il blocco immediato dei conti, gli si dà però anche la possibilità di portarsi via il malloppo, di chiudere la società, di salutare San Marino e chi se ne frega più di San Marino. Ecco, forse se il Nucleo antifrode avesse da subito, quando riscontra irregolarità, la possibilità di bloccare i conti, avremmo da un lato la garanzia per lo Stato in caso di condanna, e dall’altro potremmo avere qui gli imputati che vengono a fare altre valutazioni anziché mandarci a dire dai loro avvocati che non possono presenziare o che si avvalgono della facoltà di non rispondere”. L’avvocato Campagna, contestando il Pf, ha poi chiesto una lista testimoniale di 29 persone. Ammesse 20, che il Giudice Battaglino ha però disposto vengano convocate dal legale. Prossime udienze il 23 e 24 aprile.

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