San Marino. L’Unione donne sconcertata dal governo

San Marino. L’Unione donne sconcertata dal governo

“Sconcerto per i primi atti di questo governo che non promettono nulla di buono sul fronte della parità di genere”.

Lo dice l’Unione donne sammarinesi, spiegando in una nota che il programma di governo “non tocca in alcun punto le pari opportunità, i temi etici, i diritti civili o il disequilibrio nella rappresentanza politica femminile, tema molto caro a tutti i partiti nell’ultima campagna elettorale”.

Riguardo la nomina della delegazione Osce, contesta l’Uds, “è stato necessario aggiungere un membro supplente per togliere dall’imbarazzo i tre partiti (Rete, Dc e Libera) non disposti a fare un passo indietro sulle loro nomine maschili”.

Sempre l’Unione donne sammarinesi afferma di aver appreso “sbigottita” della notizia della convocazione di San Marino davanti alla Commissione Regolamenti del Consiglio d’Europa “per non aver rispettato la corretta percentuale di genere nella propria delegazione”. A spiegare l’impasse il capo delegazione Marco Nicolini (Rete), che “si vanta di essere riuscito a convincere la Commissione che ‘il nostro Paese è piccolo, non è possibile che un Paese tanto piccolo possa essere assoggettato a criteri statistici tanto stringenti’”.

“Se da una parte infatti la delegazione ha una composizione paritaria per i due membri effettivi, un uomo e una donna, ma solo grazie ad un passo indietro dell’opposizione che ha persino prodotto l’anomalia di una composizione con due membri di maggioranza, i due supplenti uomini hanno sbilanciato gli equilibri – manda a dire l’Uds -. Probabilmente per San Marino il problema non esisteva, infatti le credenziali sono state accettate, grave invece ci sembrano le argomentazioni del consigliere Nicolini che Uds giudica inaccettabili e persino offensive”.

A detta dell’Unione donne sammarinesi, “piccolo o grande, con 1.000 abitanti o 100 milioni, ogni Paese dovrebbe difendere le pari opportunità, dovrebbe considerare la parità di genere un obiettivo importante e stringente da perseguire con la massima urgenza e in ogni contesto”.

L’Uds, infine, considera “stringente un cambio di mentalità dei nostri rappresentanti politici, stringente la necessità di ribilanciare i tempi e i modi della nostra politica che a oggi non garantiscono un accesso paritario alle donne, a prescindere dalle dimensioni di San Marino”.

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