San Marino. Libera attacca Canti sulla raccolta dei rifiuti

San Marino. Libera attacca Canti sulla raccolta dei rifiuti

Libera torna a criticare il segretario di Stato per il Territorio, Stefano Canti, sulla raccolta dei rifiuti nella Repubblica di San Marino.

“La matematica non è un’opinione, eppure per il segretario Canti quando si parla di rifiuti la matematica non conta, mentre contano moltissimo certe promesse fatte in campagna elettorale, anche se con la matematica fanno a pugni – dichiara Libera -. Su Repubblica.sm, infatti, era già uscita la sua dichiarazione ‘Diciamo addio al porta a porta’ il 20 novembre 2019, molto prima di avere in mano la relazione di Aass con i dati relativi ai costi, relazione datata 25 giugno 2020. Una decisione, quindi, presa a tavolino, senza considerare i dati forniti dalla stessa Aass il 9 ottobre 2018, dove si attestava che il costo della raccolta col porta a porta era sì superiore a quello della raccolta cassonettizzata, ma di non più del 16% e con una ricaduta sul territorio quasi totale“.

“Come mai la relazione di Aass del 2020, guarda caso con Canti non più all’opposizione ma addirittura segretario di Stato al Territorio, arriva a valutazioni così diverse?”, domanda la lista di opposizione che poi aggiunge: “In base agli accordi stipulati con la regione Emilia Romagna, entro dicembre 2020 San Marino dovrà raggiungere il 70% di raccolta differenziata. Numeri alla mano il porta a porta ha già dimostrato di raggiungere il 72,59% di raccolta differenziata. Nei Castelli dove invece vige ancora il sistema dei cassonetti stradali, la differenziata non raggiunge nemmeno il 25%. La segreteria al Territorio traduce nell’ambito dei rifiuti la strategia per uno sviluppo sostenibile, tanto decantatata da governo e maggioranza, nell’acquisto di 100 ‘Cassonetti Intelligenti’ dedicati all’organico. In questo modo all’inceneritore di Hera sarà convogliato un rifiuto indifferenziato che brucerà meglio (si sa, loro non riciclano, producono energia sovvenzionata dallo Stato italiano) mentre San Marino si dovrà attrezzare di macchine per togliere la plastica da questi rifiuti organici, perché il percolato non lo trattieni con la carta e ci vorrà il sacchetto di plastica per il trasporto da casa al cassonetto stradale…”.

Libera, prima di concludere il proprio discorso, pone altri interrogativi sulla questione della raccolta dei rifiuti sul Titano: “Sarà solo un tentativo, come è sembrato voler comunicare la segreteria al Territorio nella Commissione dello scorso 31 luglio? Ma quanto ci costerà questo tentativo? Tra il costo dei nuovi 100 ‘Cassonetti Intelligenti’, dei macchinari per eliminare plastiche e impurità nella frazione organica, la sostituzione dei cassonetti stradali in gran parte fatiscenti e quindi da rottamare, l’ampliamento delle isole ecologiche e delle aree di pertinenza… Quanto ci costerà tutto ciò? E, soprattutto, siamo sicuri che sia la scelta più lungimirante per la popolazione di San Marino rispetto all’estensione del porta a porta a tutto il territorio e all’introduzione della tariffa puntuale? E che dire dei programmi di Educazione alla Cittadinanza sul senso civico a cui ognuno di noi è chiamato? Viene da pensare male e, a pensar male, si commette peccato ma, ahimé, spesso ci si azzecca… Chi ha deciso la lenta e limitata diffusione del porta a porta sul territorio? Chi sono i beneficiari del flusso di denaro pubblico sottostanti al sistema dei cassonetti stradali? Forse da loro è arrivata la richiesta di non proseguire nella strada ‘verso rifiuti zero’ avviata con il porta a porta perché significava ‘verso guadagni zero’ per il loro business? Trasportatori di rifiuti, gestori della raccolta con cassonetti stradali, fornitori di cassonetti prima stupidi e ora intelligenti, fornitori di macchine per il trattamento dei rifiuti, gestori degli impianti di smaltimento… Chi sono? Di chi sono amici?”.

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