San Marino. Pioggia di critiche sul governo per la sua gestione dell’emergenza Covid

San Marino. Pioggia di critiche sul governo per la sua gestione dell’emergenza Covid

In Consiglio piovono critiche sul governo per la gestione dell’emergenza coronavirus nella Repubblica di San Marino.

Lo riferisce San Marino News Agency nel proprio dossier sui lavori consiliari di ieri al Centro congressi Kursaal.

Eva Guidi (Libera) ha affermato: “Affrontare una pandemia in una periodo di crisi non è sicuramente cosa facile. Alla fine di novembre arriva la seconda ondata anche a San Marino, i provvedimenti adottano un minor rigore rispetto l’Italia, il risultato sono il picco di contagi e le dichiarazioni scioccanti del segretario che ci pone l’ipotesi estrema di dover scegliere chi dover salvare, dopo aver fatto le cicale in estate. Si inaspriscono quindi le misure, si chiudono le scuole superiori, ma il 5 dicembre si taglia il nastro di ‘Il Natale delle Meraviglie’, non pensando che magari c’è un po’ più di sobrietà in Europa, in cui tanti mercatini natalizi secolari sono stati chiusi. Attorno all’8 dicembre San Marino appare chiusa in un lockdown natalizio, dopo gli incontri avuti con i prefetti. Il 15 dicembre arrivano le dichiarazioni su vaccini e cure a pagamento del segretario e facciamo il giro di tutte le testate, in un modo o nell’altro San Marino è alla ribalta. Completamente sordi agli appelli e anche ad accuse ingiustificate delle zone vicine si emette il decreto 219, il decreto ‘salva brindisi’, e andiamo a dire che è una misura per non far assembramenti fuori fino all’1.30, quando tutti fuori dai nostri confini si chiudono in casa. Ci credo che sono spaventati in Europa. A questo punto l’Italia prende contromisure perchè ritiene che siamo completamente fuori controllo. Non solo dobbiamo quindi rimanere chiusi, ma anche regolarci internamente. C’è stata mancanza di saggezza, ci avete fatto fare una pessima figura, non è questo modo di gestire l’autonomia millenaria del nostro Stato. Oggi è il 22 dicembre ancora non si sa nulla su negozi o alberghi aperti o no, siamo nell’indeterminatezza totale. 1) Abbiamo l’isolamento nella nostra Repubblica. 2) Ci dobbiamo comunque assoggettare a regole italiane. 3) I dati sono anche preoccupanti, abbiamo ancora contagi alti e ricoveri alti. Il risultato di tutto quello che è stato portato avanti. Vi avevamo chiesto di condividere le misure del nuovo decreto, stiamo qui in attesa di risposte, se non volete rispondere in Aula a noi, dite almeno a operatori e cittadini cosa ci aspetta nelle prossime giornate”.

Successivamente ha preso la parola Rossano Fabbri (Indipendente): “Stavolta siamo di fronte a un passaggio molto più delicato sotto profilo politico: lo Stato dei rapporti italo-sammarinesi, a seguito di infelici dichiarazioni del segretario di Stato di poche settimane fa, sarà pari a un banco di prova di una maggioranza debole nei rapporti interni. La politica estera, dopo la presa di posizione dei rappresentanti di governo, pare una delega collegiale, basta vedere la carrellata degli interventi nei salotti televisivi dei nostri segretari. Un po’ ipocrita è affermare che la colpa sia tutta di Luca Beccari. Msi voterà qualsiasi provvedimento che pone in evidenza il fallimento della politica estera del governo, malgrado le pezze che si appresterà a mettere per ricucire i rapporti con i nostri vicini. Non ci possiamo permettere tensioni con la Repubblica italiana, mi auguro alla fine del dibattito ci sia un odg corale per il rilancio dei rapporti bilaterali”. 

Infine, Nicola Renzi (Repubblica futura) ha asserito: “Abbiamo chiesto questo comma perché il governo almeno avesse la decenza di venire in Aula con il nuovo decreto per spiegare a tutti i cittadini che cosa potranno fare. Il governo non ce l’ha fatta e ha affrontato il dibattito con interventi scarsi, senza dare spiegazione ai cittadini. Quando c’è stata la prima ondata ci avete spiegato che dovevamo attenerci a tutte le indicazioni provenienti dall’Italia. Ci siamo attenuti. Poi l’avvio della seconda ondata: avete voluto fare le aperture e un’opposizione responsabile vi ha detto ‘avete fatto bene’, ma anche che era richiesta prudenza e impegno e che a certi parametri scientifici ci saremmo dovuti attenere ad altre misure. Invece cosa avete fatto? Una guerra dichiarata ai nostri vicini, prima al sindaco di Pesaro, con battibecchi, poi si è invitato un politico italiano che girava per San Marino senza mascherina, poi sono stati spesi 430mila euro per ‘Il Natale delle Meraviglie’, soldi davvero ben spesi! Poi le dichiarazioni di qualcun altro che ha pensato bene di dire ai microfoni che noi siamo bravini. ma in Italia hanno sbagliato tutto nelle scelte e via dicendo… Questo è stato l’atteggiamento del governo. Qualcuno ha tentato di metterci una pezza, ma il risultato è stata la catastrofe, infarcito dal geniale ‘decreto Capodanno’. Quattro giorni fa si poteva fare il brindisi fino all’1,30 di notte, oggi la situazione è così cambiata che non si può fare più il cenone. Dovete rispondere a quei ristoratori che, per avere informazioni su cosa fare, fanno post su Facebook dicendo che hanno deciso loro stessi di stare chiusi. Abbiamo rimediato una vera e propria chiusura come ai tempi di Rovereta, cosa che passerà agli annali. Una débâcle per l’immagine Paese che è passato come un Paesino da operetta”.

Leggi il resoconto integrale sui lavori consiliari di ieri pomeriggio  

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