Richiesta di precisazione e rettifica a “Diritto e Rovescio”

Richiesta di precisazione e rettifica a “Diritto e Rovescio”

Richiesta della segreteria Sanità di precisazione e rettifica a “Diritto e Rovescio”

Gent.mo dott. Del Debbio,

mi spiace far rilevare che il servizio andato in onda nella puntata di “Diritto e Rovescio” dell’8 gennaio scorso, a cura di Andrea Sceresini, ha purtroppo fornito un’informazione non veritiera in merito alle scelte del governo di questa Repubblica per ciò che riguarda la vaccinazione anti Covid19.

È vero che, provocatoriamente, io stesso avevo lanciato nelle settimane scorse la proposta di prevedere un intervento economico per le eventuali cure per patologie derivanti da infezione da Covid-19 per chi avesse scelto di non sottoporsi alla vaccinazione, ma è altrettanto vero, come ho ben spiegato nell’intervista rilasciata al suo collaboratore, che si è trattato di un atto teso a sensibilizzare sull’utilità del vaccino, non approvato dal governo e dunque mai adottato.

La vaccinazione a San Marino resta una scelta facoltativa, in osservanza anche a una legge specifica adottata dal nostro Paese nel 1995, che prevede la sottoscrizione di una particolare polizza assicurativa, a copertura delle eventuali conseguenze per terzi, per coloro che intendano esercitare il diritto di obiezione vaccinale.

Al giornalista Andrea Sceresini, l’ho spiegato chiaramente e le dichiarazioni registrate dalla vostra troupe ne sono una testimonianza inequivocabile. Purtroppo però, i tagli esercitati in fase di montaggio hanno espresso una narrazione ben diversa dalla realtà e dalla verità, stravolgendo, di fatto, le mie affermazioni e costruendo una risposta che io non ho dato. 

Sono pertanto a chiederle, in osservanza alla normativa che regolamenta l’istituto della rettifica (legge 416/1981), che nella sua prossima trasmissione sia precisato, con lo stesso risalto che si è voluto dare nel servizio in questione, che le cose in realtà sono diverse da come sono state rappresentate e cioè, che a San Marino la scelta sul vaccino resta facoltativa e che ai singoli cittadini è lasciata libertà di scelta, in piena responsabilità e consapevolezza di quanto le scelte individuali abbiano ricadute sociali sulla collettività. Chi, ad esempio, non potrà vaccinarsi per ragioni di salute, sarà tutelato solo se potrà contare su una popolazione immunizzata.

Senza alcuna vena polemica ma semplicemente per ristabilire la verità.

Sono certo che anche lei condivide che quello che serve è una corretta promozione e informazione sui vaccini e sulla campagna vaccinale, evitando inutili contrapposizioni che non aiutano a superare con serenità una fase così drammatica e delicata per ognuno di noi. 

Mi permetta, infine, una battuta di spirito. Nella presentazione del servizio lei ha detto che “a San Marino sono strani”. Vorremmo rassicurarla che così non è: siamo invece seri e responsabili, ci creda.

Con stima      

                                                                                             

Roberto Ciavatta, segretario di Stato alla Sanità

 

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