San Marino e l’arresto Giulio Lolli, Rimini Yacht

San Marino e l’arresto   Giulio Lolli, Rimini Yacht

Da San Marino si segue con molta attenzione lo sviluppo delle indagini che hanno portato all’arresto in Libia di Giulio Lolli, ex presidente dalla Rimini Yacht, fallita con un buco di 50 milioni circa.

Dell’arresto di Lolli si apprendono nuovi particolari da  Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino.

Titolo: Arrestato il re delle barche fantasma tradito da un flusso di soldi a Tripoli / Il presidente della Rimini Yacht Lolli era latitante da otto mesi

In molti avrebbero pagato per assistere alla fine di Giulio Lolli. Il presidente della Rimini Yacht è stato fermato sabato scorso dalla polizia libica, mentre passeggiava in una strada di Tripoli. Il giorno dopo hanno formalizzato il suo arresto, grazie a una ‘operazione di cortesia internazionale’ (non c’è trattato di estradizione tra Italia e Libia), coordinata dal prefetto Rodolfo Ronconi, del ministero dell’Interno, e per cui si è mosso lo stesso procuratore generale antimafia, Piero Grasso. Lolli, colpito da un mandato di cattura internazionale per una sfilza di reati che vanno dall’associazione a delinquere fino al riciclaggio, ha chiuso così una latitanza durata mesi che, raccontano, avrebbe trascorso scorrazzando per il Mediterraneo su uno degli yacht che aveva fatto ‘sparire’.

Ancora una volta a tradirlo è stato quel denaro che da imprenditore di successo l’aveva trasformato in un ladro.

Nessuno è ancora riuscito a quantificare quanto contenesse la ‘cassa’ che Lolli si era portato via, dopo avere venduto gli stessi yacht ad armatori diversi, truffando decine di compagnie di leasing.  

 

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