Banca Commerciale Sammarinese, è un istituto della Repubblica di San Marino, da tempo noto per essere crocevia della corruzione italiana e sammarinese, con una particolare attenzione dell’una e dell’altra per la Libia.
Pare essere in atto un tentativo di coinvolgere anche Romano Prodi (da tanto nel mirino di Libero) nella vicenda o comunque il Partito Democratico a leggere quanto pubblicato ieri su Libero da Giacomo Amadori sotto il titolo: L’amico libico di Prodi in fuga con 7 miliardi.
Fra l’altro Amadori tira in ballo la fondazione Tèresys, di cui si occupò a suo tempo Luigi De Magistris in Why not senza alcun risultato.
Ma chi sono i fondatori di Tèresys? Il romagnolo Piero Scarpellini e i sanmarinesi Claudia Mularoni e Antonio Valentini, banchiere recentemente coinvolto in un’inchiesta su un’illecita operazione immobiliare: «L’incubazione dell’affare è passata attraverso plurimi interventi di Banca centrale, e del presidente Antonio Valentini, e attraverso le compiacenti perizie dell’architetto Luigi Moretti» scrivono i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di alcuni politici locali, legati anche al Partito dei socialisti e dei democratici (Psd), il Pd sanmarinese.
La Libia di certo per quei della galassia Bcs costituiva una specie di ‘terra promessa‘.
A leggere Libero non pare sia bastato ‘ sarcofagarla ‘ detta Banca con una operazione che da Banca Centrale era stata definita di alta ingegneria finanziaria.
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