Sulla vicenda Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e Sopaf, in merito al prezzo della azioni della controllata Delta, ieri si è avuto notizia dello sviluppo di un procedimento giudiziario per corruzione presso il Tribunale di San Marino (Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino). Oggi un trafiletto di Stefano Elli su IlSole24Ore
Titolo: Inchieste. Il maxi esborso a Sopaf / Delta, 10 indagati dell’ex Cda Carism
(…) Un’iniziativa accompagnata da una richieste di assistenza giudiziaria rivolte alle autorità lussemburghesi.
(…) Da una parte la Sopaf della famiglia Magnoni (indagata a Milano per una serie di presunte truffe ad enti previdenziali) e dall’altra il defunto Mario Fantini e altri manager fondatori del gruppo Delta (sotto processo a Forlì per riciclaggio). La diatriba tra le due fazioni sfociò nel luglio del 2009 nell’acquisto da parte della Cassa di risparmio sammarinese della quota di Delta detenuta da Sopaf (il 15,9%). Ed proprio sulla cifra sborsata dalla Cassa che il commissario della legge, Laura Di Bona, vuole vederci chiaro. Sì perché a fronte di una perizia redatta da una consulenza tecnica commissionata dal Tribunale del Titano che assegnava al pacchetto Delta un valore che si aggirava tra i 15 e i 22 milioni di euro, la Cassa decise di sborsarne 55, più 15 milioni di consulenze versate in Lussemburgo. (…) Peraltro il percorso del denaro era già stato tracciato da un’altra inchiesta del pm milanese Gaetano Ruta che proprio di quei soldi aveva individuato porti di partenza e approdi.
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Stefano Elli