San Marino Italia. Sparito ‘patrimonio’ nell’accordo contro le doppie imposizioni

San Marino Italia. Sparito ‘patrimonio’ nell’accordo contro le doppie imposizioni

Il documento di ratifica dell’accordo contro le doppie imposizioni fra Italia e San Marino è stato depositato alla Camera dei Deputati il 18 dicembre scorso. Benché su tale ratifica sia corso un fiume di inchiostro,  e da  mesi si andassero registrando dichiarazioni su dichiarazioni, il testo  è passato  inosservato negli ambienti politici sammarinesi.

Silenzio totale anche da parte dei nuovi segretari di Stato agli Esteri,  Pasquale Valentini,  e alle Finanze, Claudio Felici.

Eppure quel documento non è cosa di poco conto. L’Ambasciata di San Marino a Roma l’ha fatto certamente  pervenire a Palazzo Begni  il giorno stesso o ancor prima.

Già si è avuto modo di sottolineare come, nella illustrazione politica  del documento – a cura del  ministro degli affari esteri (Terzi di Sant’Agata) di concerto con
il ministro dell’economia e delle finanze (Grilli) e con il ministro dello
sviluppo economico (Passera) –  non si parli di esterovestizione ma solo di ‘superamento del segreto bancarionon di preciso impegno  a togliere subito San Marino dalla black list

Altra sorpresa – valutata  a suo tempo dal Consiglio Grande e Generale  come un errore materiale  –  viene dal “PROTOCOLLO DI MODIFICA DELLA CONVENZIONE TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA
REPUBBLICA DI SAN MARINO  PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI
IMPOSTE SUL REDDITO E PER PREVENIRE LE FRODI FISCALI,  FIRMATA A ROMA IL 21
MARZO 2002”.

Nel ‘preambolo’ e all’ARTICOLO VI   del testo di detto PROTOCOLLO (parafato il 25 giugno 2009 e firmato il 13 giugno 2012)  si leggeva  che detto accordo contro le doppie imposizioni  aveva come scopo quello, appunto, di “evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio“.  Ebbene nel testo presentato alla Camera dei Deputati  “patrimonio” è sparito. E’ stato  cassato, letteralmente cassato,  con un tratto di penna. 


La decisione di togliere la parola “patrimonio” è politica. Infatti, nell’illustrazione della  proposta di ratifica, i ministri  Terzi di Sant’Agata, Grilli e Passera scrivono: “In merito alla sfera oggettiva di applicazione, essa si riferisce soltanto alle
imposte sul reddito e non anche a quelle sul patrimonio
“.

 Vedi  il testo  del Disegno
di Legge
  come è stato depositato il 18 dicembre 2012, Camera dei Deputati

La Repubblica di San Marino con decreto del 2 luglio 2012 aveva ratificato  detto ‘PROTOCOLLO DI MODIFICA ….’  con la parola patrimonio presente sia nel Preambolo che all’ARTICOLO VI, procedendo poi però a  una ‘correzione‘ con un apposito  specifico decreto il 21 novembre 2012. Insomma ‘patrimonio’ è stato tolto anche nei testi sammarinesi.

 

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