I ricorsi presentati contro quanto sentenziato dal giudice di terza istanza dr. Lamberto Emiliani in merito alle rogatorie aventi per oggetto i clienti delle finanziarie Smi e Carifin, non ne impediscono la esecutività, cioè la trasmissione
dei documenti, come invece era parso di capire ieri.
Lo riferisce San Marino Oggi.
La questione di legittimità costituzionale avanzata nei giorni scorsi dal pool di legali che coordina i 54 ricorsi e l’istanza presentata circa il mancato rispetto del principio di specialità non hanno il potere di fermare l’invio della documentazione, ma tentano di impedirne il suo “abuso” in Italia.
Con la sentenza Emiliani, la documentazione bancaria sequestrata e, per la maggior parte non ancora spedita, potrà essere trasmessa alle procure interessate che sono: quella di Forlì per la rogatoria dell’inchiesta ‘Varano’, tesa a far luce sui rapporti di circa 80 clienti della Carifin collegata ad una fiduciaria italiana, sotto inchiesta per reati connessi all’esercizio dell’attività finanziaria senza le autorizzazioni di Bankitalia.
E quella di Roma, per l’inchiesta Smi, la finanziaria del conte
Enrico Maria Pasquini, tesa ad accertare i collegamenti tra Smi e la fiduciaria italiana Amphora. Ma sui tempi di invio delle risultanze, decide il giudice delle esecuzioni penali: non è previsto un termine per legge. A venerdì scorso, giorno di presentazione delle istanze, le documentazioni non erano state ancora inviate.