Franco Cavalli – San Marino Oggi: Tre i pilastri della riforma: Catasto fisico, Catasto economico e Catasto giuridico. Si andranno anche a rivedere gli estimi degli immobili / La riforma del Catasto porterà ad un “cambiamento strutturale” / Al via la presentazione in prima lettura della legge fortemente voluta da Fiorini
SAN MARINO. La formazione di un vero e proprio Catasto moderno a San Marino risale al 1949 e da oggì, con la presentazione del progetto di legge in prima lettura, la segreteria di Stato al Territorio prova a metterci mano con una riforma invocata da tempo, dato che l’ultima risale infatti al 1981. “Da tale data – si legge infatti nella relazione di presentazione della legge da parte del segretario di Stato Matteo Fiorini – non sono intervenute sostanziali modifiche o aggiornamenti”, quindi nel corso degli anni “si è creato un divario sempre più significativo tra l’evoluzione della società sammarinese, delle sue esigenze e bisogni che si riflettevano sulla richiesta di servizi e funzionalità che il Catasto era ed è chiamato ad ottemperare e l’arretratezza della normativa, basata ancora su una concezione di collettività ferma all’identificazione degli anni 50”. (…)