9 domande a Erik Casali, Vice Segretario Nps

9 domande a Erik Casali, Vice Segretario Nps

9 domande a Erik Casali

1)    
Cosa
pensa dell’attuale momento politico?

Preoccupa la difficile attuazione di quanto
deciso dal Governo, vedo in alcune figure troppa indecisione, ho la sensazione
che per gestire tutto con urgenza si perdano di vista cose che sono più urgenti
di altre, come ad esempio dare sicurezza ai cittadini.

2)    
Non
crede che i cittadini debbano pretendere risposte precise?

Certo, ma credo anche che molti non abbiano
percepito che la crisi è internazionale, che ha colpito tutto il mondo
industrializzato, e che ognuno dovrà anche cominciare a chiedersi se è disposto
a rinunciare a qualcosa, e cosa può fare per dare una mano al proprio paese.

Da quello che vedo, tutto viaggia al ritmo di
prima, basta andare in un ufficio per percepire che impegno, abitudini ed orari
sono rimasti come quando andava tutto bene.

Sento molti piagnistei ma vedo poca voglia di
fare di più!

3)    
Non
crede che San Marino debba risolvere il problema con l’Italia?

Certamente il rapporto con l’Italia è
indispensabile, ma visto quanto successo, mi pare più un problema con un unico
Ministro del Governo Italiano, anziché un rapporto tra 2 paesi che grazie ad
altri rapporti con Ministri italiani, sembra buono. Di sicuro San Marino deve
anche aprirsi ad altri mercati, cominciando magari ad aprire a qualche banca
europea o extracee. In tutto questo vedo bene i contatti con i paesi arabi, la
Cina, l’India e magari anche gli Usa, e riguardo a questo paese, mi domando
cosa stia facendo il nostro ambasciatore, così come tutti gli altri sparsi nel
mondo. Ho la sensazione che a vendere l’immagine ed il prodotto San Marino
siano in pochi e totalmente inadeguati. Bene quindi  hanno fatto i Segretari  Mularoni ed Arzilli a recarsi in oriente.

4)    
Cosa
pensa possa fare San Marino per cambiare la propria economia?

L’economia non si cambia girando un
interruttore, occorre un piano serio, alla nostra portata e pertanto di facile
attuazione, con la possibilità di modificarlo strada facendo, ad esempio lo
sviluppo dell’aeroporto di Toraccia è nelle nostre disponibilità, così come
fare un accordo per gestire le nostre Dogane direttamente, così come informare
i paesi che potrebbero interessarci,ma anche gli stessi italiani, che ora
offriamo la possibilità di residenza a chi vuol fare impresa seriamente. Temo
che anche nelle regioni a noi vicine non lo sappia nessuno!

5)    
La questione Banca Centrale come la vede?

Mi pare che si siano spesso trovati
impreparati davanti agli eventi succeduti, vedi Banca del Titano, Asset, e
altri casi.

Inoltre ci abbiamo messo troppo tempo a
mandar via chi non faceva bene i nostri interessi e ci stiamo mettendo troppo
tempo per nominare il Presidente, che dovrebbe essere un autorevole figura con
grande esperienza in contesto europeo, che goda di rispetto e stima
internazionale.

6)    
Pensa
che il Patto durerà?

Me lo auguro, per questo paese che ha bisogno
di un azione politica continua, che non può premettersi una battuta d’arresto
che provocherebbero elezioni anticipate.

7)    
Ma
allora come spiega tutte le manovre in corso, compresa quella che vede i socialisti
determinati a rifare il
Partito Socialista?

La strada che sta tracciando il mio partito è
un percorso naturale, visto che fin dalla nostra uscita da quella che poi è
diventata la fusione tra socialisti ed ex comunisti, abbiamo sostenuto la necessità
di tener in vita il socialismo ed il PS, ora è il momento giusto per dare corso
ad un progetto di prospettiva, che si cala bene nella realtà attuale, visto che
le difficoltà sociali aumentano, ci sarà bisogno di socialismo, di pensare  tutti, anziché a pochi e di offrire pari
opportunità a tutti.

8)    
Ci
riuscirete?

Ne sono convinto, siamo molto determinati e
ho visto tanta gente affascinata dal progetto, anche tra coloro che ora per
pura convenienza dettata dal momento, non partecipano all’operazione Partito Socialista,
ma verranno anche loro, sarà difficile per chi si sente Socialista veramente
starne fuori.

9)     Cosa
pensa del tanto decantato rinnovamento in politica e qualche nome che ispira
fiducia?

Guardi le dico anche a svantaggio mio, che
non essendo mai stato in consiglio, sono ancora tra i “giovani” che se guardo
agli ultimi anni, molti dei  tanto
acclamati giovani hanno fatto rimpiangere i vecchi” Credo che sia molto meglio
un politico con anni di esperienza piuttosto che un giovane inadatto. L’ideale sarebbe
avere vecchi e giovani, ma per avere il giusto mix occorre ridare vigore e
fiducia ai partiti, che quando funzionavano bene, non sarà un caso, andava
meglio anche tutto il resto. Nomi in area socialista sono tanti, in altre forze
sono dei punti di rifermento validi Venturini di Ap e Valentini nella DC, al
quale auguro di vincere il Congresso per il bene del suo partito e per il ruolo
che ha il suo partito nell paese.

Erik
Casali, vice segretario Nuovo Partito Socialista

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