Banca Centrale di San Marino, la difesa

Banca Centrale di San Marino, la difesa

Banca Centrale della Repubblica di San Marino da qualche tempo bersaglio dei politici sia di minoranza che di maggioranza, oggi è scesa in campo coi suoi massimi vertici e dopo aver rintuzzato una ad una le accuse ( troppi ex Banca Italia,
deposizione Caringi, eccetera) è passata al contrattacco denunciando ad esempio un ritardo – sospetto – nel varo dei decreti ‘salvabanche‘ e
riserva obbligatoria.
Erano presenti, Biagio Bossone, Presidente, Luca Papi, Direttore Generale, Daniele Bernardi, Vice Direttore, e Stefano Caringi, Responsabile della Vigilanza.
Presidente e Direttore hanno raccontato come sono riusciti a salvare il sistema finanziario da un attacco senza precedenti nonostante le difficoltà ed i ritardi frapposti al loro operato e dagli organi politici e dai rappresentanti del sistema stesso. Invano ad esempio hanno chiesto che si provvedesse alla emissione in giugno di un prestito obbligazionario per reperire liquidità al sistema in vista dello scudo fiscale. Poi hanno detto dei tentativi – falliti – di racimolare liquidità presso organismi internazionali come lo stesso Fondo Monetario Internazionale oppure presso banche centrali, a partire dalla stessa Banca d’Italia o la Banca Centrale Europea, oppure presso grandi istituti bancari italiani o stranieri nonostante la garanzia dello Stato sammarinese.

Il sistema finanziario sammarinese ha retto con le sole sue forze, grazie alle opportune decisioni prese da Banca Centrale ed ha resistito a un salasso che ha sfiorato i 4 miliardi in pochissimi mesi.

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