Patrizia Cupo – Corriere Romagna: L’inchiesta. Dopo l’interrogatorio del titolare del pullman preso a noleggio, nel mirino finisce l’organizzatore del viaggio per i “clienti” siriani /
Clandestini, indagato l’albergatore /
Accertamenti della polaria sul traffico di profughi
RIMINI. Profughi siriani in “gita” senza visto: la Procura di Rimini iscrive nel registro degli indagati l’albergatore riminese che ingaggiò la ditta di trasporti per accompagnare i 45 siriani, suoi clienti, fino in Svezia. Su di lui si indaga per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: un’ipotesi di reato gravissima, per la quale si rischia fino a 15 anni di carcere. Non risulta indagato al momento il titolare della ditta di trasporti, Bernardino Bianchini, già sentito come persona informata sui fatti: il pm Davide Ercolani, titolare dell’inchiesta, crede alla sua buona fede. Né indagati risultano i tre autisti riminesi ora in stato di fermo a Malmoe, nel sud
della Svezia, beccati alla frontiera col pullman carico dei siriani senza visto di ingresso. Le sorti dei tre conducenti sono seguite passo passo sia dall’ambasciata italiana a Stoccolma che dai legali di Bianchini, Piergiorgio Tiraferri e Massimo Borghesi, che sono già andati un paio di volte in Svezia a chiedere conto della situazione giudiziaria dei tre e il dissequestro del pullman della Sam Bianchini. Dunque, il pm Ercolani è intenzionato a far luce su quanto avvenuto a Rimini prima della partenza dei siriani. (…)