Corriere Romagna: In piazza contro il femminicidio /
Le donne si sono radunate ieri davanti a Palazzo Garampi /
«Ho subìto un tentativo di strangolamento e non ho avuto giustizia»
RIMINI. «Ho subito un tentativo di strangolamento e non ho avuto giustizia». E’ la richiesta d’aiuto di una donna arrivata ieri pomeriggio nel bel mezzo di piazza Cavour, nell’ambito della manifestazione silenziosa contro il femminicidio, promossa da tutta la rete antiviolenza della Provincia. Il segno, vivente, che il problema c’è ed è capillare. Ma che ancora troppo poco è fatto. «Continueremo a fare manifestazioni finché non ci sarà una legge giusta con azioni di prevenzione contro la violenza sulle donne e di rieducazione degli uomini», racconta Leonina Grossi, consigliera provinciale alle pari
opportunità, in piazza assieme a Nadia Rossi, assessore alle politiche di genere del Comune di Rimini e Paola Gualano, che guida Rompi il silenzio, l’associazione che gestisce lo sportello Per Lei della Provincia e la Casa delle donne. Con loro una quarantina di persone, assieme ad esponenti di partiti bipartisan, ai rappresentanti dei sindacati e delle forze dell’ordine. Il segno che alla violenza bisogna dire no, così come va detto no anche all’aumento dei casi. «Ci troviamo di fronte – spiega la Gualano – all’aumento delle richieste di aiuto cui non corrispondono risorse per affrontare il problema». Un problema che a Rimini vogliono portare in più piazze possibili. Ed è per questo che la manifestazione silenziosa diventerà itinerante. L’ultimo mercoledì di ottobre sarà a Riccione e a novembre a Cattolica. (…)