L’operazione dei poteri forti italiani che stanno realizzando la spoliazione di Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino -operazione avviata da Sopaf -, ha trovato un’altra scusante nelle dimissioni volontarie di Biagio Bossone e Luca Papi, Presidente e Direttore Generale di Banca Centrale a seguito del dimissionamento del dr. Stefano Caringi.
A supporto dell’operazione – c’è bisogno di una parvenza di giustificazione, diciamo così, morale? – oggi un nuovo articolo su IlSole24Ore a firma di Stefano Elli dopo i due di ieri, sullo stesso giornale, ed impastati allo stesso modo, di
Isabella Bufacchi e di Lionello Mancini.
Elli sotto il titolo ‘I fondi ‘avvoltoi’ sui crediti Delta. I distressed fund pronti a scendere in campo in caso di liquidazione del gruppo’ comincia a scrivere: ‘‘Quando si muovono i distressed fund significa che la situazione è grave’, parola di banchiere d’affari. E la voce sull’interessamento di alcuni fondi specializzati nell’acquisto di pacchetti di crediti del gruppo Delta cominciano ad irrobustirsi.
Conferme dirette non ce ne sono, ma già cominciano a circolare alcuni nomi: Bank of America, I2, il norvegese Varde, ancora i colossi Goldman Sachs e Merrill Lynch.
Del resto la mancanza di un vertice alla Banca Centrale di San Marino si presenta come un ostacolo ulteriore alla chiusura dell’accordo tra Intesa Sanpaolo, le banche creditrici e la Cassa di Risparmio di San Marino.‘