Dopo San Marino il Vaticano. Uif, Bankitalia

Dopo San Marino il Vaticano. Uif, Bankitalia

Che la Repubblica di San Marino sia nel mirino dell’Uif (L’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia) è emerso in tutta evidenza nel
rapporto della stessa Uif per l’anno 2009.

Adesso è la volta del Vaticano, a causa dello Ior.

Donatella Stasio titola su IlSole24Ore: ‘Antiriciclaggio. L’Uif sospende i bonifici e invia alla procura. Dalla Banca d’Italia stop a due operazioni dello Ior.

Nei rapporti con lo Ior vanno applicati obblighi ‘rafforzati’ (e non semplificati) di ‘adeguata verifica’, previsti dall’articolo 28 del decreto 231/7. La ‘banca vaticana’ deve impegnarsi a identificare i propri clienti e a comunicare, su richiesta, dati e informazioni su di essa; per consentire la segnalazione di operazioni sospette, deve poi comunicare periodicamente le informazioni necessarie ad associare alla clientela la movimentazione degli assegni‘.

In sostanza siamo pressoché allo scambio automatico delle informazioni, quaestio ben nota e supertrattata a San Marino.

Continua la Stasio: ‘Lo Ior, insomma, è una ‘banca extracomunitaria’. Perciò gli intermediari italiani non possono applicare obblighi semplificati di adeguata verifica, ma quelli ‘rafforzati’. Il che significa che le banche italiane devono acquisire da quelle estere l’impegno formale a identificare i propri clienti e ad assolvere gli obblighi di adeguata verifica; e che la banche estere (e quindi lo Ior) devono comunicare dati e informazioni sulla propria clientela ‘ ai sensi dell’articolo 28’. Altrimenti le banche italiane devono astenersi e segnalare operazioni sospette.

Vedi articolo di Donatella Stasio, IlSole24Ore



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