Presentate enunciazioni sulle linee guida di riforma dell’ordinamento giudiziario
Dopo la risposta all’interpellanza sulla trasferta a Perugia da parte del segretario alla Giustizia, Massimo Andrea Ugolini per incontrare “irritualmente” il giudice di appello David Brunelli, non è stato ben chiarito per dirgli che cosa, sempre di giustizia il Consiglio ha continuato a parlare. Si è proceduto con il riferimento del segretario di Stato per la Giustizia sulle “linee di indirizzo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e successivo dibattito”. Cardine della riforma, spiega il segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini, sarà “il rafforzamento dell’indipendenza della magistratura. Unico modo per difendere il diritto fondamentale ad avere un processo equo da un tribunale imparziale. Andrà impedita ogni interferenza tra giudici e fonti esterne che potrebbero influenzarli”. A proposito di Consiglio giudiziario, gli standard internazionali ci suggeriscono “una riflessione sulla presenza dei politici attivi” all’interno dello stesso. Occorre capire, anche nel rispetto degli organismi internazionali, come avere un riscontro e portare una rappresentanza della società civile all’interno del Consiglio giudiziario plenario, come la politica può inserirsi in questi organismi e andare a nominare altre persone”. Si dovrà inoltre “valutare l’introduzione di sanzioni per chi viola le condizioni disciplinari. Ciò consentirebbe di porre rimedio a una grave lacuna”. “La funzione monocratica di un giudice in appello non è semplice – aggiunge il segretario di Stato -. Un ragionamento lo dobbiamo fare, se creare un’ultima istanza o delle Corti”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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