“Inviata, assieme ai consiglieri di Libera, una lettera alla Reggenza per denunciare una fortissima criticità contenuta nella convocazione del Consiglio giudiziario plenario previsto per domani e giovedì”.
Lo rende noto Repubblica Futura, spiegando in una nota che la convocazione del Plenario “sia manifestamente contro legge, dunque illegittima”, poiché la legge 1/2020 recita in maniera chiarissima che “il numero dei magistrati con diritto di voto deve comunque essere sempre pari a quello degli altri componenti aventi diritto di voto”.
In sostanza, “affinché si possa tenere un Consiglio giudiziario plenario, la convocazione, cioè i membri togati (i giudici) che hanno diritto a essere convocati e dunque che vengono convocati, deve tassativamente essere pari a quello degli altri membri con diritto di voto, cioè i 10 membri politici della Commissione Affari di Giustizia e il segretario alla Giustizia, per un totale di 11”.
Ora, “proprio per le decisioni assunte nel più recente passato da parte dei membri di maggioranza del Consiglio giudiziario plenario”, i giudici che possono essere convocati nel Plenario stesso “sono solo 10, e in effetti solo 10 magistrati sono stati convocati per i prossimi mercoledì e giovedì, a fronte però di 11 politici, i suddetti membri della Commissione Affari di Giustizia e il segretario di Stato alla Giustizia, in totale proprio 11”.
Il partito di opposizione, sempre nella stessa nota, non solo evidenzia che, “qualora si tenesse la riunione del Plenario dei prossimi mercoledì e giovedì, essa contravverrebbe e violerebbe chiaramente e indiscutibilmente la legge 1/2020”, ma crede che “ciò non sia assolutamente possibile”.
E ancora: “Certo, davanti alle forzature alle quali fino a qui abbiamo assistito nel campo della giustizia, da parte della maggioranza e del segretario Ugolini, ci aspettiamo ormai, purtroppo, qualunque cosa, ma speriamo, rispettosamente, che gli Eccellentissimi Capitani Reggenti appena insediati possano avvedersi di queste considerazioni ed agire di conseguenza”.
Rf dichiara infine che i temi che si dovrebbero discutere, “sono di una tale rilevanza che non possano assolutamente essere affrontati lasciando anche solo il dubbio, per noi certezza, che esse siano inficiate alla radice dalla errata convocazione dell’organismo che le adotterà, cioè dal Plenario”, perché “sarebbe davvero spiacevole dover nuovamente applicare la legge di interpretazione autentica 1/2020, magari per un provvedimento di autotutela”.
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