«Lo Stato intervenga sul Cristo di Michelangelo»
Il gip riminese che ha confiscato l’opera d’arte a San Marino chiede che il ministero dei Beni culturali sia parte in causa nel processo
ALESSANDRA NANNI. Non c’è pace per il conteso Cristo attribuito a Michelangelo, la cui vicenda giudiziaria sta diventando un romanzo. Ora il giudice riminese, Benedetta Vitolo, ha deciso che nel processo che vede l’opera contesa tra Italia e San Marino, deve intervenire il ministero dei Beni Culturali. Se il Crocifisso, appunto, è di intereresse storico, artistico o archeologico, appartiene allo Stato. Questo il principio per cui era scatatta la confisca da parte della magistratura italiana, su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani. Un sequestro che non ha avuto corso, dal momento che il Titano ha risposto picche, e continua a tenere il Cristo ligneo ben nascosto in una cassetta di sicurezza della Euro Commercial Bank. (…)
Tratto da Il Resto del Carlino
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