Una raffica di domande al governo di San Marino per capire come si è arrivati alle dimissioni di Alessandra Bruschi dal ruolo di direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale.
Repubblica futura, tramite un’interpellanza, vuole sapere dal Congresso di Stato se esso e il segretario di Stato per la Sanità “fossero stati informati, almeno dal 22 giugno scorso, giorno della scadenza di presentazione della domanda, della partecipazione del direttore generale dell’Iss a un bando di selezione per un altro incarico in via esclusiva in un’altra struttura e della sua successiva partecipazione al colloquio del 27 giugno; in quale data la dottoressa Bruschi abbia ricevuto formale comunicazione di essere risultata vincitrice del bando di selezione; se e quando la Bruschi abbia comunicato al Congresso di Stato l’ottenimento di tale nuovo incarico e presentato le conseguenti dimissioni dal ruolo di dg dell’Istituto per la sicurezza sociale”.
Sempre il partito di opposizione chiede al governo “se il contratto sottoscritto fra la Bruschi e l’Iss prevedeva dei tempi di disdetta, e quali siano le eventuali penali per il non rispetto di tali tempistiche; per quali motivazioni la dott.ssa Bruschi si sia sentita di lasciare l’incarico all’Istituto per la sicurezza sociale pochi mesi dopo aver ottenuto il premio di risultato dal Congresso di Stato; quali siano stati i contenuti dei colloqui avuti nella giornata di lunedì 26 luglio scorso dalla dott.ssa Bruschi con la Reggenza e con il resto del Congresso di Stato”.
E infine: “Se vi siano state divergenze all’interno del comitato esecutivo fra la dott.ssa Bruschi e gli altri due componenti, e se si su quali argomenti”, e “quali siano gli intendimenti del governo circa l’effettuazione di un immediato riferimento in Consiglio Grande e Generale su quanto sta accadendo alla governance dell’Isstempi, criteri e modalità per la ricerca del nuovo direttore generale dell’Iss ed, eventualmente, del direttore sanitario e amministrativo; quali obiettivi e visione dovranno perseguire”.
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