“Dalla scuola d’infanzia alle superiori in provincia mancano ancora 310 insegnanti”
ERIKA NANNI – Ancora 310 docenti mancanti. Al 29 settembre, a scuola iniziata da oltre due settimane, nel Riminese sono ancora diverse le cattedre “orfane” di maestri e professori. In gran parte, infatti, gli oltre 300 “buchi” riguardano insegnanti di sostegno, ma ci sono ancora una dozzina di cattedre sulle discipline che non sono state assegnate. “Si tratta delle ‘surroghe’ – spiega Gianluca Fabbri, presidente del Coordinamento docenti precari Rimini -, quei posti rimasti vacanti perché i docenti assegnatari non hanno firmato la presa in servizio”. Ma il problema cattedre, esacerbato quest’anno a causa della nuova procedura di assegnazione, “va risolto a monte”, rammenta Fabbri. “In Italia ci sono oltre 200mila precari, e i concorsi non sono sufficienti ad ‘assorbirli’”.
Fabbri, è grave questa situazione? “Dalla scuola d’infanzia alle superiori, a livello provinciale devono ancora essere coperti 310 posti, che riguardano soprattutto gli insegnanti di sostegno, quegli insegnanti che sono destinati ad affiancare le persone più vulnerabili. Tuttavia, il problema dei posti vacanti dovrebbe risolversi in questi giorni, ‘algoritmo’ permettendo”.
“Algoritmo permettendo” si riferisce al meccanismo di assegnazione utilizzato quest’anno per le graduatorie provinciali? “Sì, il meccanismo di assegnazione a distanza in base alle preferenze adottato quest’anno in provincia di Rimini. Se l’algoritmo non incontra inconvenienti di nessun tipo, a breve questi posti saranno assegnati. Ma se alla fine di settembre la situazione è questa, significa che qualcosa, nel mondo della scuola, non va come dovrebbe”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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