San Marino. Consiglio Grande e Generale 22 marzo, pomeriggio. Dibattito

San Marino. Consiglio Grande e Generale 22 marzo, pomeriggio. Dibattito

COMUNICATO STAMPA

 

 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 20-22 MARZO

 

Venerdì 22 Marzo – Pomeriggio

           

            In seduta pomeridiana del Consiglio grande e generale è
proseguito il dibattito
sul progetto di
realizzazione di un polo museale. In chiusura il consigliere Fabio Berardi,
Pdcs-Ns, ha presentato un odg sottoscritto dalle forze di maggioranza e da
quelle della coalizione Cittadinanza attiva, C10 e Su, in favore di “un
approfondimento dei progetti già avviati e in fase di studio e di quelli
futuri”. Il testo è stato quindi approvato a maggioranza.

Il capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, ha quindi letto
in Aula l’ordine del giorno conclusivo del dibattito sulla missione del Fmi,
modificato rispetto alla versione presentata in precedenza e sottoscritto anche
dalle forze di Intesa per il Paese, Ps e Upr. L’ordine del giorno è stato
approvato a maggioranza. E’ toccato poi all’odg della maggioranza sul tema
giustizia presentato dal consigliere di Ap, Valeria Ciavatta, approvato
all’unanimità.

Si è aperto il comma relativo al progetto di
legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista
dall’articolo 36, primo comma, della Legge 21 dicembre 2012 n. 150 “Bilanci di
Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2013 e
Bilanci pluriennali 2013/2015”, presentato in Aula dal segretario di Stato per
le Finanze, Claudio Felici. Il dibattito proseguirà nella prossima sessione
consiliare.

Infine la Reggenza ha preso la parola per il
tradizionale indirizzo di commiato al Consiglio grande e generale e al
congresso di Stato, in occasione della fine del proprio mandato.

 

Di seguito una sintesi della seduta pomeridiana.

 

Comma 16- Riferimento del governo a seguito
dell’approvazione dell’ordine del giorno concordato all’unanimità affinché il
Consiglio grande e generale sia impegnato a esaminare il progetto di
realizzazione di un polo museale nel centro storico di San Marino, consentendo
al contempo le condizioni per un pubblico confronto in merito.

Andrea
Zafferani, C10
: “Nel panorama internazionale si sono moltiplicate le strutture per
arte, musica e cultura. Ma spesso mancano i contenuti. La strada delle grandi
mostre è complicata, servono budget enormi e la competizione è molto alta,
quasi impossibile. Con la crisi la domanda di proposte culturali però cresce
per cui San Marino deve scegliere cosa essere partendo dai due dati di fatto:
abbiamo manifestazioni di nicchia che sono di primo piano a livello
internazionale, come il concerto pianistico, non possediamo un patrimonio
artistico di rilievo. Dunque le strade sono due: creare eventi di richiamo,
creare condizioni fertili per gli artisti. L’approccio del segretario di Stato
Fiorini è comunque corretto”.

Gian Matteo
Zeppa, Rete
:
“La celerità con cui abbiamo ripreso i lavori cela qualcos’altro. Stupisce che
nessuno abbia visto il progetto di Tadao Ando, comunque l’approccio del
segretario di Stato è diverso dai precedenti. Lo studio non c’entra nulla con
il centro storico di Città, per avere un nome di grido si debella ciò che
abbiamo a San Marino. Non dobbiamo per forza stravolgere.

Per quanto riguarda il muse diffuso, abbiamo
già degli edifici, l’ex monastero di Santa Chiara, le logge, il museo d’arte
contemporanea. Ma ci sono enormi difficoltà a fare cultura a San Marino, si
vuole monetizzare tutto, c’è un vero e proprio mercimonio: non si possono fare
eventi come l’Alba sul Monte e il Bacio sul Pianello. Questo progetto è troppo
impattante e non è dignitoso per Città”.

Nicola Renzi,
Ap
:
“Possiamo approvare il segretario, stiamo discutendo le linee di indirizzo, non
un progetto. E c’è una bozza di odg che mette in evidenza alcune direttrici in
merito. L’architetto Tadao Ando è interessato dal nostro Paese e si è messo a
disposizione. Ora dobbiamo riflettere se vogliamo cassare o considerare questo
contributo, traendone le dovute conclusioni. Ma non possiamo farci beffe di
questa disponibilità. Quando discutiamo del centro storico serve attenzione e
rispetto del tessuto urbano. Occorre tenere presente la sostenibilità degli
interventi.

In questo momento le scelte per spese
consistenti non vanno prese a cuor leggero, ma possono essere un volano per un
nuovo sviluppo. Pongo due domande: siamo disposti a fare del debito per opere
del genere? È un modo per rilanciare il sistema Paese? Dobbiamo inoltre stabilire
cosa deve contenere il polo museale diffuso. Sono meno pessimista di altri, nel
nostro patrimonio ci sono opere degne di essere esposte. Non vorrei che una
visione critica a priori impedisse un approccio costruttivo”.

Giuseppe Morganti, segretario
di Stato per la Cultura: “
Vorrei tentare di sfatare il mito che la cultura debba
essere fatta per il turismo. Così stiamo sbagliando tutto, non avremo nessuna
poss

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