Anna De Martino di NQRimini San Marino: Nell’intervista al Procuratore le novità del pacchetto di leggi dell’Osservatorio / Antimafia all’attacco / Pier Luigi Vigna propone Agenzia investigativa e Procura “Il dirigente della Direzione sarà autonomo dal Tribunale”
SAN MARINO – Quattro proposte, contenute in un unico pacchetto leggi, per combattere la mafia a San Marino. Le ha presentate in commissione Giustizia, l’Osservatorio antimafia, l’organismo istituito dalla segreteria alla Giustizia di Casali, alla presenza del procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, che è co-direttore dell’Osservatorio. Col pacchetto legge si propone di introdurre norme su sequestro e confisca di beni, l’istituzione dell’Agenzia investigativa antimafia, e della Direzione antimafia. L’Osservatorio, nato proprio con l’obiettivo di tenere alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose, è codiretto da Vigna e collabora attivamente con la Fondazione Caponnetto (presieduta da Salvatore Calleri).
E’ lo stesso procuratore Vigna che ci spiega quali sono i punti principali della proposta.
“Si tratta di quattro documenti, che naturalmente saranno valutati nei modi che riterranno più opportuni dal segretario alla Giustizia, dal presidente e dagli altri capigruppo parlamentari, e che riguardano due materie: la prevenzione delle organizzazioni criminali e mafiose, e dei reati che normalmente sono collegati all’azione della mafia, come riciclaggio e corruzione. Qui si prevede il sequestro e la confisca dei beni che appartengono a soggetti che sono indiziati di appartenere a queste organizzazioni criminali, quando il patrimonio di questi, ad esempio fattorie, case, conti correnti, non corrisponde alle dichiarazioni, con una sproporzione tra il patrimonio reale e ciò che si espone allo Stato; oppure quando si ritiene che questi beni siano il frutto di attività illecite. Quindi è prevista una prima fase dove ci sarà un sequestro, poi se vi è caso, seguirà la confisca. Naturalmente nel contraddittorio delle parti. Ossia salvo che alla persona alla quale viene operato il sequestro o la confisca non dimostri che questi beni hanno una provenienza legittima. E’ previsto ovviamente l’appello, contro questa decisione.
Per realizzare questo fine di prevenzione, si prevede l’istituzione di un organismo Aisa (agenzia investigativa sammarinese antimafia) la quale deve svolgere indagini preventive, verificando se queste persone hanno autorizzazioni, concessioni statali e conti, per individuare il quadro che può dare origine al sequestro”.
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