“Con la presente nota che ti chiediamo venga letta in aperura dei lavori della assemblea degli aderenti convocata per domenica 29 gennaio 2023, ti comunichiamo che noi sottoscritti Consiglieri e aderenti al Partito Socialista abbiamo deciso di non partecipare alla assemblea”.
Inizia così la comunicazione inoltrata dai Consiglieri Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini al presidente del Partito Socialista Antonio Lazzaro Volpinari.
“Abbiamo maturato questa decisione analizzando in profondità la bozza del documento che ci è stato inviato – ma soprattutto riteniamo che su alcuni passaggi strettamente politici, come i rapporti con la lista Noi per la Repubblica di cui noi siamo rappresentanti istituzionali – non ci sia stata mai la volontà di affrontare il tema anzi, come più volte sollecitato dai sottoscritti – la dirigenza del Partito, non si è mai impegnata per sviluppare un confronto con la lista sia sulla attualità che sulla prospettiva, cosi come certe prese di posizione pubbliche prese dal Partito non sono mai state condivise e neppure anticipate a noi consiglieri scegliendo, piuttosto la strada della sola ed esclusiva critica. Critica ai rappresentanti Consigliari, critica alla lista NPR e critica alla maggioranza di Governo. Posizioni, queste, rispetto alle quali nonostante non fossero da noi condivise non abbiamo mai voluto replicare – alla faccia della tanto criticata autoreferenzialità!
Pertanto, la nostra decisione di non partecipare alla assemblea degli aderenti nasce in ragione di una scelta di coerenza e di metodo. Taluni, all’interno del Partito, hanno perentoriamente scelto la strada del non confronto, o meglio del ‘si fa così e basta’. Dalla bozza del documento politico, emergono grosse lacune e passaggi in contrasto tra di loro, con una evidente volontà di non volere affrontare con chiarezza argomenti di carattere strettamente politico.
Pertanto, nel augurarvi un buon lavoro, rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento necessario, e vi anticipiamo inoltre che non è nostro interesse avanzare nessun tipo di candidatura negli organismi di partito che l’assemblea è chiamata a deliberare”.