L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 16/11/2006 (Si faranno
tanti casinò)
«Da anni mi
sto impegnando perché San Marino abbia il suo casinò ma ho incontrato molti
ostacoli politici». Così diceva in agosto Alvaro Selva a Pierangelo
Maurizio, articolista de IL GIORNALE. Ora gli ostacoli politici stanno cadendo.
Il casinò si farà. Anzi tanti casinò.
Non certo perché
è stato riscattato nei confronti dell’Italia il diritto di San Marino a decidere
in materia in piena autonomia, come sarebbe auspicabile, indipendentemente
dall’eventuale effettivo esercizio. Stolfi ha dichiarato di non avere nemmeno
tirato fuori l’argomento nel recente incontro con D’Alema.
I casinò a San
Marino apriranno in forma strisciante.
Con l’esclusione
dal governo della Dc e l’ingresso di Su ed Ap, si era dato per scontato
l’azzeramento della questione dei giochi. Questione indicata per anni da Su e Ap
come fattore di turbamento nei rapporti con l’Italia e di corruzione della
classe politica (si è arrivati a parlare di consiglieri “a libro
paga”!).
Ora il governo,
formato da Psd, Ap e Su (e senza la Dc), promuove una legge che di fatto
consentirà a chi già specula sui giochi di continuare e – sulla traccia
dell’impegno di noti politici – farà spazio a nuovi soggetti. Russi? Canadesi?
Austriaci? Altri? Vedremo a breve. La legge è già in Consiglio. Il governo ha
fretta di tranquillizzare l’uomo-bastone-del-pollaio per tempo, cioè
assai prima del 31 gennaio 2007 quando scadrà la convenzione con la Giochi San
Marino.
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