Associazione alla Ue: perché sì, perché no 10 punti negativi e 10 punti positivi
DAVID ODDONE – La delegazione sammarinese, guidata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari, sta portando avanti gli incontri negoziali con la Commissione europea a ritmo sostenuto, allo scopo di rispettare la road map. Durante la fase introduttiva, la Commissione ha confermato un incontro a livello politico tra il Vice Presidente della Commissione, Maroš Šefčovič e lo stesso Beccari, che si terrà nella prima settimana di luglio. Inoltre, la Commissione ha espresso l’intenzione di riavviare le discussioni a livello multilaterale. A quanto si apprende sono stati fatti sostanziali progressi sugli allegati relativi alla circolazione dei capitali, all’ambiente, all’energia, alla parità di trattamento e alla concorrenza. In particolare, è stato avviato il confronto sull’allegato relativo al diritto societario, che per la portata richiederà ulteriori discussioni già calendarizzate a giugno e luglio a Bruxelles. L’Europa cambierà San Marino. Questo è un dato di fatto. Solo il tempo dirà se in positivo o in negativo. La sensazione comunque è che non cogliere questa opportunità sia improponibile, si tratta insomma di un percorso quasi obbligato Abbiamo così provato a pensare (anche provocatoriamente e in certi casi volutamente estremizzando il punto di vista) a 10 punti negativi e 10 punti positivi per il Titano, quando il processo di associazione sarà completato. Partiamo dai dieci punti negativi: – Concorrenza internazionale: L’accordo di associazione all’UE potrebbe comportare una maggiore concorrenza per le imprese sammarinesi, in particolare per le piccole e medie imprese che potrebbero avere difficoltà ad affrontare la concorrenza dei paesi UE più grandi e sviluppati. – Adozione di regolamenti e normative: L’UE ha una vasta gamma di regolamenti e normative che San Marino dovrà adottare, il che potrebbe comportare una serie di difficoltà e costi per le imprese sammarinesi e il governo. Inoltre, l’adozione di tali norme potrebbe richiedere tempo e risorse. – Sovranità limitata: L’associazione all’UE potrebbe limitare la sovranità di San Marino in alcune questioni, come la politica commerciale e la politica estera. Inoltre, il Paese potrebbe perdere la capacità di decidere in modo indipendente su questioni importanti, come la politica fiscale e monetaria (…)
Articolo tratto da La Serenissima