La Tribuna Sammarinese: Qualcuno non vuole rispettare l’impegno politico preso nei confronti dell’ex leader del Pdcs che in cambio uscirebbe di scena / Gatti alla funzione pubblica: guerra in maggioranza
Uno scontro è in atto nel Patto per San Marino, la coalizione di governo che si è ritrovata a gestire il Paese nel peggior periodo della sua storia. La questione, conclusa la Reggenza Gatti-Fiorini, riguarda l’ex leader democristiano che, prima del semestre, era in procinto di assumere un alto incarico dirigenziale nella Pubblica Amministrazione. Una possibile via d’uscita dalla politica che onorevolmente vedesse il leader indiscusso degli anni ‘90, Gabriele Gatti, rinunciare al posto di consigliere, ma assumere il ruolo di dirigere i circa 4.300 dipendenti del settore pubblico allargato. Un’occupazione di fatto del posto creato ad hoc dalla riforma Ciavatta della Pubblica Amministrazione. Un ruolo strategico quindi, una sorta di undicesima Segreteria di Stato se si considera che il governo dovrebbe (ma i se sono ancora tutti in campo) fare qualche passo indietro sulla delicata materia della gestione del personale. Finito il mandato reggenziale il problema si è subito posto per la maggioranza e le reazioni non sono mancate come le levate di scudi per impedire che questo ‘impegno’ politico venga rispettato. Forse anche questo è uno dei motivi per cui si è scatenata una vera e propria guerra (leggi articolo a pag.5) che questa volta rischia di fare delle vittime. (pubblicato per intero alle ore 16,45)
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