“Venerdì 13 ottobre le tre sigle sindacali, CSdL, CDLS, USL, assieme ad ANIS, hanno presentato agli Eccellentissimi Capitani Reggenti e al Segretario di Stato per il Lavoro il testo unico del contratto collettivo del settore industriale”.
Lo rende noto un comunicato congiunto delle tre sigle sindacali, che poi aggiungono: “L’emozione era palpabile durante la cerimonia, culminata con l’omaggio di una edizione limitata del volume ai Capitani Reggenti; si tratta del primo testo unico di un contratto di settore varato ai sensi della legge 59/2016 e sottoscritto da tutte le sigle sindacali.
I Segretari Generali Enzo Merlini, Gian Luca Montanari e Francesca Busignani hanno ringraziato le Loro Eccellenze Filippo Tamagnini e Gaetano Troina per la sensibilità dimostrata rispetto alla richiesta di dare risalto a questo accordo attraverso un’udienza pubblica, ed hanno posto in rilievo i motivi per i quali si è ritenuto che lo meritasse.
Ancora una volta, a distanza di 45 anni, il contratto industria è il primo ad avere efficacia erga omnes per l’intero settore, cui hanno fatto seguito quasi tutti gli altri comparti dell’economia sammarinese. Ovviamente, la particolare rilevanza è dovuta non solo all’ordine temporale, ma al fatto che si tratta del settore più rilevante in rapporto alla ricchezza prodotta (PIL) e per numero di occupati.
Sono stati ribaditi gli effetti positivi su tutti i lavoratori grazie alla efficacia erga omnes, ovvero il fatto che tutte le imprese sono tenute a rispettare il contratto e le relative tabelle di riferimento. Una tutela non scontata che pone San Marino all’avanguardia nel campo della contrattazione collettiva, fungendo da antidoto a fenomeni odiosi come il dumping salariale e contrattuale”.
“Questa – spiegano i sindacati – è una delle lotte che accomunano i sindacati europei e possiamo affermare con orgoglio che a San Marino è già una realtà. Soddisfatti dunque tutti coloro che si sono impegnati nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella necessità di adottare regole certe per il sistema economico sammarinese. Ciò è stato possibile grazie ad un sistema di relazioni industriali condiviso tra sindacati ed ANIS, che pone la ricerca della mediazione come metodo di lavoro, nella consapevolezza che diritti e doveri devono trovare il necessario connubio.
L’auspicio è che nel solco del lavoro fatto, con il medesimo approccio si proceda a rinnovare i contratti ancora in fase di negoziazione”.