Il Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna Paolo Nanni (Italia dei Valori) ha presentato un’interrogazione alla Giunta per conoscere quali ‘ azioni intenda intraprendere presso il Governo‘ di Roma affinché si arrivi a ‘trovare il giusto equilibrio che renda trasparenti i rapporti fra società italiane e banche di San Marino ‘. L’assenza di norme precise continuerebbe a creare ‘un danno emergente al PIL della regione Emilia-Romagna ‘.
L’interrogazione prende la mossa dall’indagine Re Nero
(10 arrestati ora ai domiciliari)
portata avanti a Forlì dal procuratore Fabio di Vizio e dal giudice per le indagini preliminari Rita Chierici ed avente per oggetto i rapporti fra
Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì e Asset Banca, istituto bancario sammarinese,
e San Marino Asset Management , finanziaria sammarinese.
Le accuse iniziali erano di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di attività bancaria e finanziaria abusiva, ostacolo alle autorità pubbliche di vigilanza, riciclaggio di danaro di appropriazione indebita, raccolta del risparmio ed esercizio del credito abusivi, riciclaggio e falso.
La Banca di Credito e Risparmio di Romagna, secondo alcune voci, tra l’altro avrebbe offerto agli imprenditori, un “servizio di riciclaggio” di denaro sottratto e nascosto all’imposizione fiscale, provvedendo a trasferire i capitali illeciti all’Asset Banca Sammarinese, attraverso i vettori messi a disposizione dalla stessa banca.
La interrogazione di Paolo Nanni fa seguito
alla presa di posizione pubblica di Giancarlo Biserna,
che a nome dell’Italia dei Valori di Forlì-Cesena, aveva chiesto ‘di approfittare di questo caso per andare veramente a fondo sui rapporti tra l’Italia (e noi di Forlì, Cesena e Rimini siamo i più direttamente interessati) e la Repubblica del Titano ‘.