Per la FLI-CSU, le condizioni economiche della Lavanderia sammarinese sono precarie e l’azienda sarebbe da risanare integralmente, anche perché a rimetterci non possono essere soltanto i lavoratori della società:
(…) Per la FLI-CSU, tutto questo processo naturalmente non deve passare per i licenziamenti in precedenza ventilati dall’azienda; casomai si può pensare al ricorso alla cassa integrazione nei mesi invernali, quando l’attività è ridotta, qualora fossero insufficienti le misure di flessibilità già pattuite e praticate.
Riteniamo che le attività produttive, particolarmente quando occupano personale di difficile ricollocazione, debbano essere salvaguardate, naturalmente nel pieno rispetto della legalità, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e di tutela dell’ambiente.
A questo punto attendiamo dall’azienda una risposta rispetto alla presentazione di un progetto strutturale che vada a sanare tutte le problematiche esistenti, con i relativi investimenti, mentre il Governo si deve impegnare a mettere in atto tutti i provvedimenti necessari a consentire l’attuazione del progetto. Su queste basi si potrà raggiungere l’auspicato accordo.
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