RASSEGNA STAMPA
Arriva in commissione il progetto di legge per modificare lo Statuto della Banca Centrale, e ci arriva in maniera rocambolesca per due motivi. Il primo è che nella scorsa legislatura era stato approvato un Odg che prevedeva l’apertura di un confronto proprio sullo statuto, confronto mai avviato; il secondo è che la segreteria alle finanze torna sui suoi passi. Dopo avere, cioè, nella scorsa legislatura, modificato l’articolo 10 dello statuto per consentire l’insediamento della rinominata presidente Catia Tomasetti – insedamento altrimenti non legittimo poiché le proporzioni tra membri italiani sammarinesi non erano rispettate – si torna indietro all’articolo precedente. Una pantomima rilevata dalle opposizioni. Comunque il Segretario di Stato Marco Gatti ha esordito illustrando il Pdl: “Abbiamo lavorato, come Segreteria alle Finanze, per portare una serie di interventi di modifica dello Statuto di Banca Centrale che sono perlopiù legati ad un riallineamento normativo, e poi per regolare meglio quello che è il segreto d’ufficio anche alla luce dei confronti che Banca Centrale ha avuto con l’EBA (Autorità Bancaria Europea). Uno degli allineamenti più importanti è proprio quello del segreto d’uffici. Banca Centrale ha elaborato tutta una serie di modifiche che sono quelle che poi vengono sottoposte oggi alla Commissione. Durante il Consiglio di gennaio avevo già distribuito una tabella comparativa di quelle che potevano essere le proposte di modifica dello Statuto di Banca Centrale”. (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino