RASSEGNA STAMPA
L’attacco all’accordo di associazione che sta minando anche l’armonia della maggioranza vede il PSD individuare una sorta di cricca di “sabotatori della trasparenza, dell’apertura del sistema economico e della capacità di svilupparsi basato sulla competenza, sull’interscambio, sulla collaborazione. I sabotatori degli interessi collettivi per favorire gli interessi di pochi, sono ancora in azione”, afferma senza mezzi termini il PSD che intende smascherare che cosa c’è dietro la richiesta di referendum che definisce strumentale. Le posizioni in maggioranza non paiono univoche. La DC si è espressa per la firma; AR ha aperto al referendum confermativo, addirittura proponendo di cambiare la legge per consentire la consultazione anche in materia di accordi internazionali, oggi non prevista. Il PS, in maggioranza seppure non in Consiglio, il referendum lo vuole eccome. Libera con cui il Partito socialista era in lista, la parola referendum neppure la inserisce nel suo comunicato, ma insiste che questo percorso sia “accompagnato da un serio impegno istituzionale nel promuovere un’informazione chiara, accessibile e approfondita verso tutta la cittadinanza” (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marrino