Il
bilinguismo – con l’inglese come prima lingua –
è stato già anticipato essere il presupposto per la Repubblica di San Marino per ogni serio progetto di sviluppo. È stato ribadito con forza da Valerio De Molli nel fare il punto dello stato dei lavori per il San Marino Forum 2008
‘Advisory Board San Marino – Innovare e competere per il futuro’.
Valerio De Molli – Managing Partner The European House – Ambrosetti vi aveva accennato già l’anno scorso durante i lavori di San Marino Forum 2007. Quest’anno la ha ribadito con forza ancor prima del rapporto finale.
Peccato che nella polemica nata a seguito delle parole forti che lo stesso De Molli ha utilizzato per denunciare l’incuria devastante del
governo della Repubblica di San Marino nel curare la
propria immagine (caso Asset Banca),
abbia eclissato questa proposta di lavoro.
La proposta mirante a fare della Repubblica di San Marino uno Stato bilingue è da attuare subito. Fin dall’autunno prossimo in ambito scolastico. Ed in parallelo va organizzato ed attuato un piano per la popolazione adulta. E non c’è, per questa proposta, l’alibi dei difficili rapporti con l’Italia come per creare un nuovo collegamento viario con Rimini o aprire un casinò o incrementare le chances per un piazza finanziaria o impostare il parco scientifico e tecnologico.
Speriamo veramente che
Francesca Michelotti, Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, e tutto il
governo colga immediatamente la proposta del bilinguismo e da subito metta in cantiere quanto necessario per attivarla.