A proposito di Sepa, il Segretario di Stato alle Finanze di San Marino, Claudio Felici, rompendo il silenzio del Governo, ha dichiarato a Smtv San Marino quanto segue:
Come noto San Marino non è ancora nel sistema Sepa e come è noto sta lavorando per entrarci per la scadenza che è quella nota del 1° febbraio 2014.
Già nell’incontro romano al Mef del 25 gennaio si è parlato di questo e l’Italia insieme con l’introduzione della definizione di paese equivalente lavorerà perché San Marino entri in questo sistema. Non solo. Nella legge per lo sviluppo c’è un articolo apposito in cui si definiscono alcuni concetti proprio per interfacciarci con il nuovo sistema. In più le due banche centrali, da tempo, sia la nostra Banca Centrale che la Banca d’Italia si stanno relazionando proprio per preparare questo ingresso di San Marino nel sistema europeo dei pagamenti.
Vogliamo interpretare la suddetta dichiarazione come la assicurazione che dal 1° febbraio 2014 la Repubblica di San Marino farà parte dei Paesi che utilizzano direttamente il Sepa. Vale a dire che farà parte dei Paesi che utilizzano il Sepa come Stato autonomo, esattamente come i 32 Stati di cui all’elenco pubblicato ieri mattina da Libero. Insomma San Marino accederà e si servirà del Sepa senza l’intermediazione dell’Italia, come Monaco non ha bisogno della Francia o il Liechtenstein dell’Austria.
Di certo San Marino sta arrivando tardi sul Sepa, nonostante un impegno molto dettagliato preso dal Consiglio Grande e Generale già nel 2008.