Aids, riflessioni di don Gabriele Mangiarotti su un problema, l’aids, che non può essere risolta solo insegnando a usare il condom.
Ho ascoltato la trasmissione-pubblicità del preservativo alla TV di San Marino, come soluzione al problema e ho letto l’articolo su “La Tribuna” «AIDS: nei licei si insegni l’uso del condom». Francamente mi pare che la questione sia molto più ampia e più seria. Ed è ora di accorgersi che i nostri giovani non hanno bisogno di preservativi, ma di educazione, di compagnia di adulti che mostrino il valore dell’amore e del rispetto, della apertura alla vita e del valore della castità, intesa come «la raggiunta integrazione della sessualità nella persona e conseguentemente l’unità interiore dell’uomo nel suo essere corporeo e spirituale. La sessualità, nella quale si manifesta l’appartenenza dell’uomo al mondo materiale e biologico, diventa personale e veramente umana allorché è integrata nella relazione da persona a persona, nel dono reciproco, totale e illimitato nel tempo, dell’uomo e della donna.
La virtù della castità, quindi, comporta l’integrità della persona e l’integralità del dono.»(…)
La vita dei nostri giovani non può essere solo questione di preservativi e di tecniche antiriproduttive, essi meritano molto di più. E San Marino, anche guardandom la propria storia di «antica terra della libertà» può insegnare molte più cose. E l’attenzione alla disabilità, che ci ha posto alla attenzione del mondo intero, può essere un buon segnale e indicare una pista di lavoro.
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