SAN MARINO. Mario Gerevini torna ad occuparsi, come nell’agosto scorso, delle banche sammarinesi. Banche che ancora sono in uno stato di profonda crisi. Per giunta è emersa nei giorni scorsi una carenza di liquidità preoccupante. Nota positiva: due politici giovanissimi nei posti chiave del nuovo governo. Governo deciso a chiudere con la passata politica, “non più ostaggio delle banche che davano sponda a evasori e riciclatori“.
(…) Casse dello Stato vuote. Crescita modesta dell’economia. Banche stracariche di sofferenze e alcune a rischio sopravvivenza. Guerra per bande nel sistema finanziario. Tre mesi e poi si capirà se San Marino riuscirà a cavarsela da solo o, com’è probabile, dovrà andare sul mercato a farsi prestare i soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici. E forse per salvare qualche banca.
Ma c’è anche una notizia buona: al nuovo governo, insediatosi da meno di due mesi, ci sono facce nuove e molti giovani ministri (chiamati Segretari di Stato, stipendio di 4 mila euro netti al mese). I responsabili dei ministeri chiave per l’economia e le finanze, Simone Celli e Andrea Zafferani, hanno 68 anni in due, nessuna complicità con il passato e sintonia con la banca centrale nell’opera di trasparenza e pulizia. (…)
E non è possibile, per lo Stato, secondo Gerevini rivolgersi alle banche sammarinesi, perché molte sono in crisi ed avrebbero bisogno, a loro volta, di aiuto proprio dallo Stato, zavorrate come sono dall’enorme quantità di crediti deteriorati. Continua Gerevini:
Il presidente della banca centrale sammarinese, l’egiziano Wafik Grais, nominato meno di un anno fa, entro un mese dovrebbe avere in mano i risultati dell’Asset quality review, l’analisi da cui emergerà la cifra dei crediti deteriorati. Non dovrebbe essere lontana dai due miliardi, già ipotizzati l’estate scorsa. Un’enormità per San Marino: equivale a 160 anni di stipendi della pubblica amministrazione. La partita sugli npl è decisiva e i nervi sono scoperti. Grais si è fatto molti nemici, tant’è che ha denunciato anche «minacce e intimidazioni inaccettabili» indirizzate alla banca centrale. Pochi giorni fa è stata commissariata Asset Banca, il più importante istituto privato che tra i vari soci annovera Romano Cenni e Luigi Valentini, indagati per la bancarotta fraudolenta della Mercatone Uno. (…)
Leggi l’intero articolo pubblicato il giorno 20 febbraio